Davide De Marinis a Ora o mai più
Davide De Marinis a Ora o mai più

Davide de Marinis: la rivincita ad Ora o Mai più

Abbiamo incontrato Davide de Marinis, artista molto amato non solo dal punto di vista professionale ma anche per la grande simpatia e allegria che riesce a trasmettere attraverso i suoi brani, orecchiabili e di immediato impatto musicale.

Simpatia e bravura che traspaiono anche durante le sue esibizioni ed i suoi interventi nella trasmissione di Rai 1 Ora o Mai Più, di cui è protagonista insieme ad altri artisti in gara e coach che seguono i percorsi.

Davide De Marinis a Ora o mai più
Davide De Marinis a Ora o mai più

Benvenuto Davide de Marinis, parto subito con il chiederti delle tue emozioni, quelle che vivi ad Ora o Mai Più. Raccontaci di questa esperienza…

Tante emozioni, tantissime, direi a mille perché ogni puntata è veramente una sorpresa, ed è proprio il bello dell’essere umano che messo davanti a situazioni nuove si lascia coinvolgere…  io non ho mai partecipato ad una sorta di reality, vivo due, tre giorni alla settimana parecchie ore negli studi Rai, alcune cose vengono filmate ed altre invece no, come le prove.

Vivo veramente tante emozioni positive, ma c’è stata anche un po’ d’ansia soprattutto nella prima puntata… i giorni che l’hanno preceduta non riuscivo neanche a dormire, prendevo addirittura la valeriana, poi mi sono man mano rilassato anche se l’emozione e l’adrenalina erano sempre presenti.

Ma come è nata la tua partecipazione in trasmissione?

In realtà io ero stato convocato lo scorso anno, nel 2017, per la Prima Edizione. Sono andato a Roma per fare i provini ed ero andato anche bene, ma mi hanno chiamato un anno dopo. Devo esserti sincero sono davvero contento che sia andata così, anzi penso che mi sia andata anche meglio, perché per la Prima Edizione erano state previste 4 puntate, mentre per questa Seconda ne sono 6. Sono veramente felice, alla fine “a tutto c’è un perché” e ad  “ogni impedimento porta un giovamento”.

Che rapporto hai con il tuo grande coach, Fausto Leali?

Con Fausto è stata “amicizia a prima vista”, anche se poi non è proprio a prima vista in quanto io da bambino andavo a casa sua, perché il mio papà era cugino di secondo grado della moglie. Quindi la mia famiglia (io, mia sorella, la mia mamma ed il mio papà) ci ritrovavamo spesso ad andare a casa sua il sabato, (all’epoca abitava appena fuori Milano) e passavamo intere giornate in compagnia.

Molte volte dormivamo anche da lui, o comunque dormivamo io e mia sorella perché giocavamo con le figlie di Fausto che più o meno sono mie coetanee.

In quelle occasioni parlavamo molto, mi faceva vedere i suoi strumenti musicali… purtroppo dopo un po’ Fausto e la moglie Milena si sono separati e quindi ho perso di vista tutta la situazione di un tempo, e ritrovare Fausto Leali ad Ora o Mai Più è stato come riaprire una porta sul mio passato.

Prima di Ora o Mai Più c’era già stato un tuo rientro in Rai, con la sigla che hai scritto per  Mara Venier a Domenica In. Come nasce questa idea?

Io devo ringraziare prima di tutti Mara Venier che ha accettato la mia sigla “Amori della Zia”, poi devo ringraziare Pasquale Mammaro e la Starpoint Corporation (la società che mi sta seguendo), sia per la sigla che per  Ora o Mai Più.

Con Pasquale Mammaro la scorsa estate ci siamo incontrati per fare un po’ il punto della situazione e pensavamo il modo per ritornare in Tv, e così parlando del più e del meno, Pasquale mi ha detto “Mara farà Domenica In, perché non provi o non proviamo a proporle una sigla?”.

Così il 25 Giugno ero sul divano, ricordo che faceva caldo, presi la chitarra ed in mezz’ora è nata la sigla. Dopo di che sono salito su in terrazzino ed ho fatto un video, e nel video avevo due piante di basilico ai lati della testa che evidentemente mi avranno portato bene!

Così ho mandato il video chiedendo cosa ne pensasse, e Pasquale subito mi ha risposto con il suo vocione: “L’ho già girata a Mara”.

Mara si è vista recapitare il video con questo matto (io) con la chitarra che cantava tra due piante di basilico la sigla “Amori della Zia”, che in realtà era “Belli della zia”, ma Mara, con intuizione geniale, mi ha consigliato di sostituire la parola “Belli” con “Amori”, che suona anche meglio.

Sono stato anche a Bellizzi prima che iniziasse Domenica In, al Premio Fabula organizzato da Andrea Volpe e questo è stato un passaggio davvero importante per me.

 Andrea Volpe mi ha chiesto di partecipare al Premio, dicendomi che saremmo andati anche Mara ed io, così ho risposto subito di sì e sono così  andato ospite Bellizzi dove ho fatta cantare “Amori della zia” ad un coro di 100 bambini e lì, ascoltandola,  Mara  è “crollata”… lei già conosceva la canzone, ma essendo Mara una persona stupenda e sensibile, nel sentirla intonata dai bimbi non ha avuto più esitazioni.

Cosa si aspetti o cosa si auguri Davide de Marinis da Ora o Mai Più?

Io mi auguro di cantare sempre bene, questa è la prima cosa, non mi aspetto di ricevere ma piuttosto di DARE, perché quando riesci a trasmettere, quando riesci ad emozionare, qualcosa indietro ti torna sempre.

Volevo farti una domanda, ma più che domanda è una mia curiosità: il brano “Troppo bella” aveva una musa ispiratrice o nasce tutto dalla fantasia?

Ti dico la verità… un po’ ed un po’, perché la prima versione di “Troppo bella” venne scritta quando facevo l’accademia di Brera, e c’era una ragazza che mi piaceva e che non ho mai conosciuto.

Il testo era differente, c’era sempre la frase ricorrente “Troppo bella, troppo bella…”  ma era diverso il testo, parlava anche di un litigio tra amici, solo che i miei discografici, quelli della EMI, non me la fecero inserire nel disco che avevo preparato… ma io per questa scelta li ho ringraziati, il fatto che mi abbiano rifiutato la canzone alla fine è stato il mio bene in quanto il mio produttore di allora aveva deciso, insieme a me, di riscriverla tenendo ovviamente la frase tormentone “Troppo bella”.

Così mentre scrivevo la canzone mi sono ispirato un po’ alla ragazza che avevo conosciuto nel periodo di Brera e immaginavo di portarla fuori a cena, e raccontavo le mie fantasie come “Fotografarti nuda sulla bicicletta”. Io butto sul foglio dei pensieri che, per me, hanno già una musicalità.

È nata così.

Davide De Marinis ha già dei progetti che ti aspettano, dopo aver terminato l’esperienza in Rai?

Sì, c’è un album in fase di completamento. Non abbiamo ancora deciso la data, cercheremo di scegliere quella più giusta man mano; comunque sicuramente il nuovo singolo si intitola “Naturale”, ed è una canzone che mi rispecchia molto e sono contento di fare. Dobbiamo girare il video a giorni.

È molto autobiografica: racconto la mia giornata, tipo che giro in mutande per casa… è originale mai volgare, molto simpatica, molto estiva. È un’autobiografia dove ci si può rispecchiare in tanti, e a differenza di “Apro e Chiudo” qui posso anche anticiparti che parla un po’ della vita di tutti.

 Parlo della mia vita ma in realtà ci si rispecchieranno in molti.

C’è una canzone non tua ma che avresti voluto, invece, fosse stata pensata da te?

Sì, ce ne sono tantissime, a volte anche quando ascolto la radio penso “Mamma mia, che bravo…”.Te ne dico uno su tanti… a me piace davvero tantissimo “Mille giorni di te e di me” di Claudio Baglioni. È bellissima, incredibile, ma c’è anche “Infinito” di Raf, “Gloria” di Umberto Tozzi.

Davide De Marinis c’è qualcosa che ti rimproveri in questa esperienza in Rai?

No, io sono così, a volte mi dicono che dovrei stare un po’ più fermo, anche in tv a volte sembro un “pazzo”. Mi muovo di continuo mentre la telecamera è fissa, tanta adrenalina che mi fa fare cose che a volte non so nemmeno di fare, sono 20 anni che faccio questo mestiere con alti e bassi , ho calcato diversi palcoscenici ma… l’adrenalina mi arriva lo stesso, mi travolge.E poi mi piace toccare la persona che ho accanto in senso amichevole, perché ho piacere di fargli percepire i miei ringraziamenti, è come se fossero gesti di gentilezza nei loro confronti come è capitato con Amedeo Minghi, un vero signore. E come capita con Fausto Leali che per me è il numero 1.

Mi viene come un trasporto naturale, anche se dovrei tentar di saltare di meno, talvolta esco anche dall’inquadratura… ma per me quei due/tre minuti in video sono di emozione ed adrenalina pura!

In bocca al lupo a Davide de Marinis, un artista che traspira simpatia, naturalezza e spontaneità e che in ultima battuta, simpaticamente, consiglia di votare il suo codice 08, e detto alla Totò… “Vota Davide, Vota Davide!”.

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