Ha preso il via lunedì il talk show La tua voce, nato dall’intuizione di Pier Angelo Perazzi, ex costruttore, attualmente imprenditore, che torna in Italia con una missione: “Voglio approfondire alcune delle tematiche che riguardano tutti noi e provare, senza presunzione, a trovare delle soluzioni”.
L’idea di Perazzi nasce da lontano: “Vivo a Maspalomas, in Gran Canaria, ormai da quattordici anni. Lì, dopo aver fatto tanti mestieri diversi, alcuni anche particolarmente umili, ho avviato una mia attività, grazie alla quale aiuto tanti italiani che voglio trasferirsi.
Mi occupo di logistica, immobiliare, consulenza fiscale e investimenti. In più fornisco consigli e suggerimenti per affrontare la burocazia locale. Negli ultimi anni, alla luce della mia esperienza professionale, sono stato intervistato più volte da tantissimi talk show in onda sui principali canali televisivi italiani. Non sto qui a ricordarli tutti, ma non si contano le mie apparizioni in Rai, Mediaset e La7.
Solo che ogni volta che raccontavo come funziona la vita alle Canarie, finché dicevo qualcosa che non diventasse scomodo per l’Italia, tutto andava bene. Se poi tentavo di fare approfondimento rimaneva, appunto, un tentativo. Non è successo sempre, ma spesso. Così mi sono detto che quei temi potevo sviscerarli in prima persona, con un programma mio”.
Quindi Pier Angelo Perazzi, da imprenditore si è trasformato in autore televisivo?
Non solo, ché di ‘La tua voce’ sono anche conduttore. Ma non sono un improvvisato. Prima di andare a vivere alle Canarie, quando ancora non avevo trent’anni, ho avuto varie esperienze nel mondo dello spettacolo. Ho affiancato Paolo Limiti che conduceva ‘Ci vediamo in Tv’ su Raidue e sulla stessa rete ho partecipato a ‘Quelli che il calcio’, tanto per fare due esempi. Ma nel mio curriculum ci sono anche tante altre esperienze minori, che comunque mi hanno fatto imparare a muovermi davanti alle telecamere. Per me era un hobby: la mia attività principale era un altra. Ma ho sempre saputo che prima o poi sarei tornato in uno studio televisivo.
E dunque per i prossimi tre mesi conduce ‘La tua voce’.
Sì, tutti i lunedì alle 19:00 su Canale Italia. E non sono da solo. In studio con me c’è Claudio Lippi che dalla puntata del debutto mi accompagnerà fino all’ultima, la dodicesima. Io conduco il dibattito, nel quale sono coinvolti esponenti politici di ogni schieramento. A Claudio, professionista dal quale ho tanto da imparare e che già considero il mio mentore, spetta il compito di alleggerire i toni. Perché non parliamo certo del meteo, ma affrontiamo i problemi che affliggono la società: sanità, fisco, immigrazione e via dicendo. Problemi che mettono un numero sempre più crescente di persone nella triste condizione di lasciare il nostro bel paese. Una scelta triste, ma che spesso puà rivelarsi una soluzione, come nel caso delle Canarie.
Perché ha scelto proprio le isole spagnole quando ha deciso di lasciare l’Italia e, faccia prima un passo indietro: perché ha scelto di trasferirsi?
Cercherò di essere breve per quanto riguarda la mia motivazione. Come costruttore mi sono reso conto che la pressione fiscale non mi avrebbe permesso di far vivere la mia famiglia in modo sereno. Non mi riferisco al lusso, ma alla vivibilità spicciola. Oggi sono sposato e ho due figli che, pur essendo nati in Italia, non sentono un grande legame con il nostro Paese. Vedendoli crescere, mi convinco ogni giorno di più di aver fatto la scelta giusta. Che, non lo nascondo, all’inizio è stata particolarmente sofferta. In realtà è stata mia moglie a darmi l’idea di considerare il trasferimento. Ho iniziato a pensarci cercando una destinazione e su Internet mi si è aperta la finestra delle possibilità. Ho escluso i paesi più lontani, come l’Australia. Ho evitato quelli con un clima troppo diverso dal nostro e le Canarie, per stile di vita, hanno rappresentato la meta ideale. Gli spagnoli sono molto simili a noi italiani, siamo entrambi all’interno dell’Unione Europea e soprattutto qui c’è un clima ideale: le Canarie sono le isole dell’eterna primavera.
E ora, in trasmissione, racconta come vivono i nostri connazionali che hanno fatto la sua stessa scelta.
Non solo: cercheremo di capire i motivi che spingono le persone a trasferirsi all’estero portando esempi concreti di come funziona la vita all’estero, per far sì che diventino un esempio per l’Italia. In ogni puntata, infatti, ci sono contributi video e racconti di emigrati che hanno trovato la propria dimensione fuori dai nostri confini nazionali. Parliamo di imprenditoria, di sicurezza, di tasse, ma non ci limitiamo ad evidenziare i problemi, vogliamo far sì che non siano più tali. Per far sì che chi ha lasciato l’Italia possa pensare di tornarci. La mia è un’ambizione enorme, ma vorrei che chi guarda ‘La tua voce’ possa prendere spunto per fare una seria riflessione sulla propria vita.
A suo modo lei è un migrante. Da straniero, alle Canarie, ha mai subito episodi di discriminazione?
Assolutamente no. Perché lì chiunque viene messo nella condizione di integrarsi, a condizione che dimostri di avere i requisiti per godere dell’integrazione. Spesso in Italia i migranti vengono considerati cittadini di serie A e gli italiani di serie B. Alle Canarie c’è la vera uguaglianza e in trasmissione lo dimostro. ‘La tua voce’ non è una trasmissione politica, ma sfocia nella politica, proprio per i temi che trattiamo ma quello che mi ha colpito, già dopo la prima puntata, sono state le reazioni del pubblico. Tutti i telespettatori che mi hanno contattato non hanno nascosto l’invidia provata nei confronti degli italiani che come me vivono alle Canarie. Invidia non perché viviamo nel lusso, ma nella serenità. Anche se molte delle testimonianze che abbiamo raccolto sono di persone che vivono tranquillamente, arrivando a concedersi anche degli sfizi che, ribadisco, non hanno a che fare con il lusso, ma che allo stesso tempo hanno l’amaro in bocca perché avrebbero voluto vivere bene anche nel proprio paese. Questo per dire che no, non ho mai avuto mai problemi alle Canarie.
Dunque non crede che Pier Angelo Perazzi prima o poi tornerà a vivere in Italia?
Mai dire mai nella vita. Questa nuova esperienza mi ha riaperto le porte del mondo televisivo, che avevo chiuso a malincuore. La mia attività di imprenditore ormai è strutturata e, se così si può dire, va avanti da sola. Quindi potrei pensare di fare un viaggio inverso a quello che ho compiuto quattordici anni fa se anche la mia famiglia è d’accordo. Più probabile che mi divida tra le Canarie e l’Italia dove, già a partire da settembre, andrà in onda una seconda edizione del talk show.