Sarah Altobello
Sarah Altobello

Sarah Altobello: ho realizzato buona parte dei miei desideri

Solare, simpaticissima, incontriamo Sarah Altobello pronta a parlarci del suo attuale percorso lavorativo, ricordando l’esperienza del “Grande Fratello” e la partecipazione a “L’isola dei Famosi”.

Una ragazza che ha realizzato buona parte dei suoi desideri e ancora tanti dovrà metterne in atto.

Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Sarah Altobello. Come stai?

Molto bene, grazie! Trentaseienne felice da un pò di giorni.

Parliamo dei tuoi ultimi sviluppi televisivi e, a tal proposito, cosa puoi dirci a riguardo?

Tesoro, la mia vita è meravigliosa e buona parte dei miei desideri sono già realizzati. Le mie incursioni televisive continuano, di gran lunga, e sono stata protagonista in Rai per delle interviste di categoria. L’ultima è stata un excursus sulla mia vita, sui reality, tanto da appellarmi “Regina dei reality”, cosa che ho adorato. Mi ha inorgoglito essere da Monica Setta, su Rai 2, nonché escursionista/opinionista di altri programmi. Mai dire mai, un domani, per la partecipazione ad un nuovo talent, dando spazio, ingegno, alla mia creatività, chissà se qui o altrove.. non mi sbilancio per scaramanzia.

Vincitrice morale del Grande Fratello, non molto tempo fa. Che ricordo hai di quella esperienza e cosa manca ancora a questo tuo precorso artistico?

Le persone ancora mi ricordano per quella bellissima esperienza e sono in molti a non vederlo, a loro detta, da quando non sono presente. “Manca il sole”, dicono, e di questo ne sono stata felice. Ho cercato, con i miei modi di fare un po’ sgallettati, alcune volte criticati, di ‘candeggiare’ la società. Il mio percorso simboleggia tutto ciò che ho fatto in maniera spontanea, senza alcun copione, perché sono così, con una telecamera o meno davanti a me. Questa è la mia forza, secondo me. Mi definisco ‘potabile’, perché d’altronde la follia mi caratterizza e, allo stesso tempo, sono anche geniale.

Si sono verificati spesso dei ritorni all’interno della casa del Grande Fratello. A te, Sarah, farebbe piacere tornare per mostrare, se vogliamo, anche altro di ciò che ancora non conosciamo?

È vero! Sarei felice di tornare anche perchè penso che i reality siano cuciti addosso a me e sicuramente potrei mostrare tanto altro. Ho vissuto, lì dentro, quattro mesi intensi, ed oggi il Grande Fratello Vip ti dà anche modo di mostrare le proprie capacità. Ho lasciato il cuore all’interno della casa e l’effetto wow sarebbe davvero racchiuso nel poter tornare. Oggi sono una donna forte e penso che tanto sia dovuto anche a queste esperienze, senza vergognarmi di nulla, nemmeno del mio barese, anche se sono stata definita terrona. La gente tiene a me e di questo sono felice, appagata.

Che ricordo hai, invece, della partecipazione a “L’isola dei Famosi” del 2019?

Porto con me le cicatrici (ride). Ho dovuto fare delle sedute di laser per togliere i morsi dovuti agli insetti. L’isola ti fa capire che puoi vivere senza nulla, ti rafforza, ti fa comprendere che viviamo di voglie ma, alla fine dei conti, si può vivere benissimo anche senza eccessi.

Una grande isola, all’epoca…

Una delle più belle, ma l’ultima, a mio parere. Ricordo con piacere, e porto nel cuore, tutto il cast, da Marina La Rosa a Paolo Brosio, tutti mi hanno lasciato qualcosa, anche Alessia Marcuzzi, alla sua ultima edizione, quell’anno.

Quali consigli daresti a chi pensa di voler intraprendere un percorso lavorativo/televisivo simile al tuo?

Consiglio di non smettere di credere nei propri sogni e, quando vi diranno che non ce la farete, continuate a lottare, nonostante le mille porte in faccia. Ho lottato tanto, contro i miei parenti, lasciando Bari e gli studi, ed ho ottenuto molto, senza restarne delusa mai.

Se ti venisse proposto di condurre un programma, cosa farebbe Sarah Altobello?

Mi piacerebbe tantissimo, specie se mi fosse proposto un programma musicale. Adoravo “Top of The Pops”, un programma pomeridiano, del sabato, bello, motivante. Per le mie caratteristiche mi piacerebbe anche portare uno spettacolo nel mio amato dialetto. È tanto criticato ma credo, invece, che salverà il mondo. Il dialetto è metafora, la metafora è poesia e sono felice di aver portato il mio dialettl in auge.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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