Danila Stalteri. Foto di Fabrizio Stefan
Danila Stalteri. Foto di Fabrizio Stefan

Danila Stalteri: l’unione sul palco, è importante

“Ti va di sposarmi?”, nuovamente in scena dal 30 aprile al 12 maggio al Teatro de’ Servi di Roma, ci regala una nuova occasione per incontrare la sempre gentile Danila Stalteri, attrice e ideatrice di questo spettacolo.

Danila ci mostra da sempre la forte voglia che ha di palcoscenico, ed i progetti futuri che la riguarderanno..

Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Danila Stalteri. Quali novità possiamo aspettarci da questa nuova stagione di “Ti va di sposarmi?”?

C’è una new entry, la collega Antonia di Francesco, e il personaggio di Maria, rispetto alla prima versione, è stato ampiamente sviluppato e vivrà tanti momenti che regaleranno grande soddisfazione. Ci siamo trovati benissimo, tutti e quattro, a lavorare insieme, sin dal primo istante. Il pubblico è felice e questo ci appaga molto. Lo spettacolo fa ridere e allo stesso tempo riflettere. Sono stati in tanti a confermarmelo, per nostra fortuna.

Una tua opera, “Ti va di sposarmi?”, tra l’altro..

Si, una mia opera. Un progetto tenuto per qualche tempo nel cassetto. Prima del Covid-19 tutto si è fermato, non riuscivo a trovare un cast che amalgamato insieme mi soddisfacesse e, alla fine, siamo riusciti a raggiungere questo risultato.

Una forte unione, quella che si è venuta a creare con Leonardo Bocci, Roberta Garzia e Antonia Di Francesco, come ci accennavi..

Si, anche con Antonia, vista spesso a teatro, e insieme, abbiamo costruito le sfumature da regalare al suo personaggio. Una cosa non poco importante. È stato sin da sempre un cast molto propositivo, con cui abbiamo provato anche a fare qualcosa di diverso. La storia è sempre la stessa ma la gioia nel portarla in scena è tanta quindi proviamo, di tanto in tanto, a dare delle sfumature diverse. Ciò a dimostrazione del fatto che se gli attori sanno stare bene insieme sul palco, il tutto risulta evidente anche a chi è in sala.

Cosa possiamo, invece, aspettarci dal tuo futuro artistico, Danila Stalteri. Sei alle prese con altri progetti, dei nuovi lavori da presentarci?

Al momento non sto scrivendo nulla anche se, e sei la prima a saperlo, sto pensando ad un seguito di “Ti va di sposarmi?”. Abbiamo già in programma di portarlo in giro anche per la prossima stagione, con l’intenzione di mostrare altro dei beniamini di molti, di coloro che lo hanno gia visto.. E quindi nuova vita alle storie, con molta probabilità, di Valentina, Sara, Santo e Maria. Sta avendo molto successo, negli ultimi tempi, anche lo spettacolo su Frida Kalo e poi c’è “L’ammazzo col gas” e un altro mio fiore all’occhiello, “Guida pratiche per coppie alla deriva”. Un testo, lo specifico, non mio ma che ho volutamente desiderato portare in scena e la mia produzione è stata la prima a farlo, in Italia.

E, nell’ultimo caso, al tuo fianco vi è, da poco, il collega Max Vado..

Si, Max Vado è con me ne “Guida pratica per coppie alla deriva” ed ormai siamo diventati grandi amici. È una persona straordinaria, un attore più che generoso e con cui mi diverto tantissimo in scena. Ne approfitto, per l’occasione, per ricordare anche Nicola Pistoia, il ‘nostro regista’, sempre presente nel mio quotidiano, così come Max. Li sento tutti i giorni, praticamente.

Tanto teatro nel tuo vissuto, televisione e cinema, ma cosa manca ancora?

Mancano dei ruoli forse più sostanziosi, lo dico apertamente. Sicuramente sono interessanti quelli che mi vengono assegnati ma qualcosa di più corposo non mi dispiacerebbe.

Chissà che un domani non ci sia modo di poter vedere in televisione un tuo soggetto, Danila..

Brava, non mi dispiacerebbe! (Ride). Non è detto che una delle mie commedie non possa diventare un film oppure, che so, una serie.. Mi è sempre piaciuto scrivere..

In che periodo sei attualmente?

Sono in un periodo bello ma molto incasinato. Avendo alzato l’asticella, avendo responsabilità maggiori, è ovvio che non posso sbagliare..

In ultima battuta, come vedi il tuo futuro, Danila Stalteri?

Lo vedo sereno, o almeno lo spero, e mi auguro che questo periodo creativo e organizzativo si possa un pochino acquietare e che la persona che è al mio fianco da anni abbia la pazienza di continuare ad esserci, nonostante io sia molto impegnata a livello lavorativo. Cerco sempre di dedicare tantissimo tempo alla relazione che vivo, alle amicizie, ma è molto difficile quando si fa un lavoro del genere.. non bisogna dare tutto per scontato.

…invitiamo il pubblico ad accorrere in teatro per “Ti va di sposarmi?”

Invitiamo tutti a venire in teatro, anche le persone che lo hanno già visto. Posso anticiparvi che ci saranno, come detto poco fa, delle nuove sfumature date dal personaggio di Maria e ci sarà anche un finale diverso, un coinvolgimento del pubblico a fine spettacolo. Ci si divertirà molto!

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

Lascia un commento