Liberi come il vento, di Rita Nardi

Liberi come il vento, di Rita Nardi

Il 26 marzo arriva sugli scaffali delle librerie il nuovo romanzo di Rita Nardi, Liberi come il vento.

È un titolo che si presta bene al mese di pubblicazione, en passant va ricordato che per l’antica saggezza popolare marzo è un mese individuato come instabile e, per l’appunto, ventoso. Comunque, di là dalla descrizione meteorologica, l’autrice Rita Nardi ritorna con un libro che i suoi lettori stavano aspettando.

I fan infatti ritroveranno nel nuovo lavoro gli amatissimi protagonisti di Liberi come la neve, un caso letterario misurabile con oltre 50.000 copie vendute. La narrazione della nuova storia presente fra le pagine di Liberi come il vento è condotta dal protagonista maschile, Hurst.

Il personaggio ha la responsabilità di capotribù e tiene a bada l’emozione legata alla dolorosa lontananza di Nive. Per lui sono tempi di mutamento, ma impara a non averne paura. Sicuramente la vita è imprevedibile e questo porta ad avere dubbi, ma Hurst comprende che con l’aiuto delle persone giuste, i cambiamenti portano verso la crescita e la speranza: bisogna vincere la vertigine per poter volare sempre più in alto.

Il racconto che propone Hurst è legato a una piuma d’aquila grigia che il vento del nord porta con sé. Gli antenati di Hurst Paytah, attraverso le varie generazioni, hanno tramandato il messaggio che quell’evento sarebbe stato il segno dell’arrivo di un grande cambiamento. Hurst è nativo solo per metà; per questo da piccolo era un orfano indesiderato.

Comunque, per quanto circolante da sempre, a quella leggenda lui non ci ha mai creduto. Per la sua estrema correttezza riesce anche da svantaggiato a conquistare la fiducia della popolazione della tribù; fino a guadagnarsi perfino il titolo di loro capo.

A quel punto i problemi che deve maneggiare Hurst sono tanti. Intanto è solo un ragazzo. D’altronde anche se fosse più maturo non pensa di avere le caratteristiche di un capo; si sente inidoneo a comandare, dentro sé non percepisce la razionalità e la calma che occorrono per dirigere gli altri.  In passato ha superato i suoi dubbi grazie alla dolce Nive.

Essa, con i suoi riservati sorrisi, gli ha chiarito che il garbo e  i modi cortesi possono essere degli strumenti adatti anche a indicare la direzione alle persone. Tuttavia al momento lei è lontana, è andata a studiare al college. Il fatto di non averla vicina rende Hurst insicuro; il dubbio di non essere all’altezza lo mette in ansia.

Come se non bastasse il suo senso d’inadeguatezza, Hurst vede apparire all’improvviso quella piuma d’aquila grigia, foriera – secondo la leggenda – di cambiamenti epocali per la tribù. Il ragazzo osserva i riflessi di quell’oggetto che è atterrato sul suo comodino, l’inquietudine si fa strada.

Non sa come maneggiare la vecchia storia degli antenati; forse qualcosa di vero in quella leggenda c’è. La paura maggiore è quella di perdere il legame con Nive; aveva sperato di restare legato a lei per tutta la vita. Ma con l’arrivo di quel segno che si aspettava da tempo, forse una folata di vento giungerà per distruggere le sue speranze; forse voleranno e si perderanno nel cielo di piombo, insieme alla piuma di aquila grigia.

Il libro edito da Garzanti di 352 pagine è disponibile cliccando qui.

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