Torniamo ad incontrare Diletta Acanfora, che dopo averci raccontato delle sue esperienze legate al teatro, oggi ci parla di TV.
Parliamo infatti della sua annata da record a MattinaLive in onda su Canale 8.
Diletta Acanfora, bentornata sul quotidiano “La Gazzetta dello Spettacolo”. Ogni programma che conduci, da “MattinaLive” a “Azzurro – Storie di Mare”, sembra trasformarsi in oro, registrando record. Qual è il segreto di questo successo trasversale?
È veramente gratificante vedere questo tipo di risposta dal pubblico. Credo che la chiave del successo risieda principalmente nella capacità di connettermi autenticamente con gli spettatori, offrendo loro contenuti che non solo li intrattengano ma che parlino direttamente alle loro passioni e interessi. Un ringraziamento speciale va al nostro capo degli autori, Gianluca Imparato, al nostro regista Salvatore Mondò, e ai miei colleghi Francesco, Titti, Rosa, oltre naturalmente a tutto lo staff dietro le quinte. L’impegno di tutto il team è essenziale, e ogni membro gioca un ruolo cruciale nel creare programmi che risuonano con il nostro pubblico.
“MattinaLive” non è solo un programma di successo ma è diventato un punto di riferimento storico per la regione. Ti aspettavi di poter superare gli ascolti degli anni precedenti quando hai assunto la conduzione?
Onestamente, sapevo che avremmo fatto bene, ma superare così nettamente gli ascolti degli anni precedenti è stata una piacevole sorpresa. Abbiamo lavorato molto sulla formula del programma, rendendolo più dinamico e interattivo, e questo penso abbia fatto la differenza.
Oltre a “MattinaLive”, conduci anche “ResPublica” e “Supergoal”, un programma sportivo settimanale. Come riesci a gestire impegni così diversificati e mantenere alta la qualità in ciascuno?
È sicuramente una sfida. La gestione del tempo è fondamentale, così come lo è avere team di supporto forti e specializzati per ogni programma. Ogni format richiede una preparazione diversa e sono fortunata ad avere collaboratori capaci e motivati che condividono la mia passione per il giornalismo.
Nonostante il tuo calendario fitto, non tralasci mai l’impegno verso i giovani, continuando a visitare le scuole. Come integri questo aspetto nella tua vita?
Il mio impegno per l’educazione dei giovani è una componente fondamentale della mia vita professionale. Riesco a integrarlo grazie alla collaborazione con le scuole e agli orari flessibili che mi permettono di interagire con gli studenti. Questi incontri sono essenziali per me; rappresentano un’opportunità di influenzare positivamente le generazioni future e di condividere con loro la passione per i media e l’informazione.
Diletta Acanfora, è innegabile che la tua presenza televisiva sia anche accentuata dalla tua bellezza. In che modo pensi che questo aspetto influenzi la tua carriera in televisione e quale rapporto hai con la tua immagine?
Grazie per il complimento. È chiaro che la televisione sia un mezzo visivo e che l’aspetto estetico giochi un ruolo non trascurabile. Tuttavia, credo fermamente che la bellezza debba essere un ponte, non un ostacolo. Mi sforzo di far sì che la mia immagine sia in linea con il messaggio e con i contenuti che voglio trasmettere. La bellezza può essere un vantaggio iniziale per catturare l’attenzione, ma è la sostanza e la qualità del lavoro che fanno la differenza e creano un legame duraturo con il pubblico. Il mio rapporto con la mia immagine è equilibrato; cerco di curarla ma senza che essa prenda il sopravvento sulle competenze e sulla professionalità che desidero siano al centro del mio lavoro.
In conclusione, ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri? C’è qualcosa di nuovo all’orizzonte?
Sì, a breve rivelerò un nuovo progetto che è quasi pronto e che mi vedrà protagonista. Purtroppo non posso dirvi altro al momento, ma sono sicura che farà felice sia me che tutti coloro che mi seguono. Spero vi entusiasmi tanto quanto ha entusiasmato me nel prepararlo.