Beppe Convertini
Beppe Convertini

Beppe Convertini: viaggio per ritrovare la pace

Nuovamente con Beppe Convertini, che come anticipato, in occasione della serata che presenterà il prossimo 24 novembre su Rai 3, Women for women against violence, in difesa delle donne.

Viaggiare, come da sua stessa affermazione, gli consente di ritrovare una grande pace interiore, e ciò grazie ai programmi che ha modo di condurre, da “Linea Verde” a “Azzurro – Storie di Mare”.

Bentornato su La Gazzetta dello Spettacolo, Beppe Convertini. Il tutto ha avuto inizio come attore, per poi passare alla conduzione, alla scrittura di alcuni libri. Ma a quale aspetto della tua carriera sei maggiormente legato, oggi?

Sono contento di aver avuto modo, grazie a “Linea Verde”, di viaggiare in ogni dove, cosa che accade anche con “Azzurro – Storie di Mare”. Il viaggio è per me fondamentale perché trovo nel movimento la pace. Tutti i programmi realizzati sono davvero speciali perché mi hanno dato modo di conoscere luoghi sempre differenti, permettendomi di confrontarmi con realtà completamente diverse. Al mattino presto, attualmente, ho da affrontare una nuova sfida, con “Uno Mattina”, grazie a Michele Guardì, e sono felice di poter affrontare un viaggio così importante.

Sei, da qualche tempo, testimonial della campagna “Terre des Hommes”, in difesa delle bambine schiave domestiche. Come si è sviluppata questa collaborazione e quale messaggio vuoi lanciare a riguardo?

Con “Terre des hommes” ho realizzato diverse campagne in giro per il mondo, dal Brasile alla stesura di un libro, “I bambini di nessuno”, dove ho cercato di sensibilizzare il mondo sui bambini che vivono, appunto, situazioni disperate. Tutto ciò nasce da due motivazioni importanti, la scomparsa di mio padre, quando avevo diciassette anni, a causa di un tumore ai polmoni e la seconda ragione riguarda invece l’aver raggiunto una popolarità che, a mio avviso, è necessario mettere al servizio degli altri.

Beppe a regalarti notorietà, un tempo, vi è stata la partecipazione alla soap Mediaset “Vivere”. Che ricordo porti con te di quella esperienza, dei tuoi colleghi di set, di quella che è stata una palestra di vita quotidiana?

Si, è stata una vera palestra che mi ha permesso di essere anche a contatto con tanti registi, molte maestranze, persone e situazioni, che mi hanno concesso di crescere umanamente e professionalmente. Una soap di successo, molto seguita, che ha regalato popolarità a tutti noi e che è ancora viva nel mio cuore, cosi come i colleghi vissuti. Pensa che ancora oggi mi chiedono del mio personaggio, Giulio, ed è incredibile come tale ricordo sia ancora vivo in così tanti spettatori. È sempre piacevole poter incontrare persone che ti chiedono consiglio sui luoghi visitati, sulle esperienze fatte. Nel mio libro, guida, “Paesi miei”, edito per Rai Libri, racconto storie di grandi uomini e grandi donne che si sono dati da fare per migliorare il nostro mondo, consigliando anche posti di vacanza, borghi unici da scoprire.

A breve potremo vederti ne “Women for women against violence”, uno speciale per Rai3. Cosa puoi dirci a riguardo e come si svolgerà il tutto?

Esattamente! Il programma andrà in onda il 24 novembre, su Rai3, alle 21.10, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Al nostro fianco, per l’occasione, alcune donne comuni e, al contempo, personaggi dello spettacolo pronti a fornire la loro testimonianza. Saranno con noi Patrizia Mirigliani, Samanta De Grenet, Carolina Marconi, Filomena Lamberti, sfregiata con l’acido dal marito, Massimo Bernardini, la giornalista sportiva Greta Beccaglia, Angelo Giarratano e Gianfranco Latelli, carabinieri che hanno salvato la vita di una donna sequestrata dal compagno, Silvia Mezzanotte e non solo. Un ‘racconto’ condotto con la collaborazione di Arianna Ciampoli, per la regia di Antonio Centomani e organizzato da Donatella Cimigliano. Un messaggio di speranza, di incoraggiamento, cercando di sostenere il più possibile le donne, amandole, restando al loro fianco.

Beppe, in ultima battuta, che bilancio ne fai oggi della tua vita, del tuo percorso artistico?

Un bilancio molto positivo! Sono fortunato e, per tale motivo, devo grazie anche a mia madre, che è stata per me anche padre. Ho incontrato tante persone, affrontato viaggi importanti, vissuto tante esperienze. Sono grato per tutto ciò che mi è accaduto.

Cosa puoi anticiparci sui tuoi progetti futuri Beppe Convertini?

Ogni week end sarò con “Uno Mattina”, pronto ad accogliervi, e vi sarà poi la quarta stagione, in primavera-estate, di “Azzurro – Storie di mare”.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

Lascia un commento