Danilo Brugia

Danilo Brugia: sogno un ruolo al cinema

L’attore Danilo Brugia in un’intervista a cuore aperto sul suo lavoro, passato e futuro, sulla radio ed i suoi amati figli.

Attore versatile, sempre disposto ad intraprendere nuove strade, sarebbe felice di poter appagare il sogno di vivere un ruolo al cinema da protagonista.

Bentornato su La Gazzetta dello Spettacolo, Danilo Brugia. Come stai?

La mia vita procede bene, per fortuna, sia dal punto di vista privato, con tre figli meravigliosi, che dal punto di vista lavorativo. La radio mi impegna tanto, così come il teatro, con “Casalinghi disperati”, e alcune partecipazioni ad alcuni film per il cinema e progetti nuovi, di cui vi parlerò a breve.

Da “Carràmba”, al fianco di Raffaella Carrà, al diventare poi attore e riconosciuto, in particolar modo, nel ruolo di Stefano Della Rocca in “Centovetrine”. Che ricordo hai di entrambe le esperienze?

Nutro una forte riconoscenza nei confronti di Raffaella Carrà e ne porto con me un ricordo bellissimo. Mi ha insegnato tanto ed ha fatto tanto per me. Sarà per sempre nel mio cuore. Non posso che pensare lo stesso di Centovetrine, soap di successo, che mi ha permesso di crescere molto a livello lavorativo e come persona. Mi ha regalato anche la possibilità, appunto, di farmi conoscere al grande pubblico, valore aggiunto.

Cosa comporta l’avere la possibilità di vivere lo stesso set, come nel caso di “Centovetrine”, quotidianamente e con lo stesso gruppo di lavoro? A quali colleghi, inoltre, sei ancora oggi legato?

Vivere nel quotidiano con i propri compagni di set ti permette di affrontare e condividere emozioni giornaliere non da poco, con un comune obiettivo, per di più. Si crea un affiatamento forte, da vera squadra, che ti porta anche a lavorare meglio. Sento spesso Luca Capuano, tra tutti, Pietro Genuardi, ma molto meno altri. Eppure, ti dirò, posso affermare con certezza che se avessi modo di ritrovarli, per puro caso, ci saluteremmo con l’affetto e la stima di sempre, come se il tempo non fosse mai passato.

Alcuni anni fa hai avuto modo di prendere parte al programma RAI, “Tale e Quale Show”, mostrando le tue qualità artistiche. Soddisfatto di quella esperienza?

Esperienza bellissima, formativa, che avevo timore di affrontare, per paura di sbagliare nell’imitare, ma Ivana Sabatini, capo degli autori di Carlo Conti, ha saputo incoraggiarmi alla perfezione. Tra l’altro, e per fortuna, ci conoscevamo da tempo, da quando ero a Carràmba. Un mettermi in discussione, all’epoca, fortuito, piacevole.

Da qualche tempo conduttore radiofonico. Quali emozioni ti regala questo nuovo mezzo?

Il mezzo radiofonico, oltre a piacermi molto, mi consente di apprendere sempre più come poter improvvisare, cosa non da poco. Una scuola che mi auguro di poter sostenere ancora per un po’ di tempo.

Il lockdown ha regalato maggiori consapevolezze al vissuto di ognuno di noi..

Il lockdown, a ripensarci, mi riporta ad un qualcosa di ingiusto, ad una prigionia che ci ha tolto tanto, così come ha tolto troppo ai nostri figli. Pensarci mi procura rabbia, dolore, e preferirei non farlo. Ad oggi, ad ogni modo, mi auguro soltanto che questi ragazzi possano realizzarsi nel privato ed in ambito lavorativo. Non ultimo, che possano essere sereni, prima di tutto.

Chi è Danilo Brugia nel quotidiano, quando non è impegnato nel suo lavoro?

Danilo nel quotidiano è un papà che ama dedicarsi ai propri figli, in piena regola, stando con loro in casa, spesse volte, anche perché non amo uscire. Adoro fare ginnastica a corpo libero e, come posso, studio, cercando di migliorare corpo e spirito.

Cosa ti auguri di poter concretizzare un domani?

Sarei felice di poter essere protagonista di un film al cinema guidato da un regista con la maiuscola, cosa che manca alla mia carriera da attore.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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