Da qualche mese ne “Il Paradiso delle Signore”, Luca Ferrante veste i panni di Gianlorenzo Botteri, un personaggio entrato in maniera un po’ irruenta all’interno delle trame della serie ma a cui il pubblico è già affezionato.
Luca ci parla di sé, dei suoi trascorsi, delle idee realizzate insieme alla sua compagna, Eleonora Di Miele, del suo futuro artistico.
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Luca Ferrante. Attualmente impegnato ne “Il Paradiso delle Signore” nel ruolo di Gianlorenzo Botteri, cosa puoi dirci su questa esperienza, sulle novità che riguardano il tuo personaggio?
Il mio personaggio si è mostrato al pubblico in maniera del tutto frettolosa, se vogliamo in modo anche severo ma, nel tempo, si svelerà sempre più, mostrando un modo di essere anche leggero, caratterialmente parlando. Nelle puntate a breve in onda, tra l’altro, si capirà il perché del suo essere rigido, se vogliamo, burbero. Puntate, quelle di Natale, importanti, capaci di regalare emozione.
Come sei arrivato a questa serialità, Luca, e quali consensi raccogli da parte del pubblico, degli affezionati de “Il Paradiso delle Signore”?
Mi è arrivata una chiamata legata a questo ruolo ed ho così preso parte ad un provino, per poi entrare in una famiglia televisiva che mi ha accolto benissimo. Una macchina professionale, amichevole, costituita da colleghi che in parte conoscevo, così come alcuni registi. Il riscontro da parte del pubblico è davvero entusiasmante e per chi mi conosceva già, che oggi mi ritrova nei panni di un burbero, e per chi non sapeva nulla di me. Un ruolo, il mio Gianlorenzo, molto entusiasmante, caratterizzato da sfumature di colore sempre differenti..
Prima del Paradiso vi è stata la soap “CentoVetrine”, per poi passare a “Un Posto al Sole”. Che ricordo hai di quelle esperienze, dei tuoi colleghi di set, di Torino e Napoli che ti hanno precedentemente accolto?
Una prima esperienza importante, lunga, “CentoVetrine”, arrivata proprio a fine Accademia Silvio D’Amico. Ho vissuto una città differente da Roma, per qualche tempo, in cui ho avuto modo di costruire amicizie importanti, come con Marco Falaguasta, Pietro Genuardi, ritrovato oggi nell’attuale serie Rai, e Luca Capuano. La soap, inoltre, mi ha anche dato modo di conoscere la mia compagna di vita e madre dei miei figli, Eleonora Di Miele. “Un Posto al Sole” mi ha, invece, regalato la possibilità di vivere una città totalmente differente da Torino, due catene di montaggio importanti, che mi hanno formato, motivo per cui ero, sono, già ‘pronto’ per Il Paradiso. Un lavoro che mi ha regalato la possibilità di vivere un ruolo come figlio di Nina Soldano, alias Marina Giordano, mentre in “CentoVetrine” ero un giovane stilista in erba.
Nel tuo vissuto vi è anche il doppiaggio, una costante, qualcosa a cui tieni molto. Come si è sviluppato il tutto?
Mio papà ancora oggi, a ottantacinque anni, si dedica al doppiaggio, cosa che ho cominciato anch’io da piccolissimo. Viviamo vicino Pistoia, da anni, e quando ho necessità di realizzare dei lavori scendo a Roma per un breve periodo cercando di ottimizzare i tempi. Dove viviamo, in Toscana, abbiamo due accademie di canto, recitazione e doppiaggio, insieme ad Eleonora, e dirigiamo, inoltre, anche un teatro storico a Monsummano Terme a cui teniamo molto. Diamo a tanti ragazzi la possibilità di avvicinarsi al teatro, a ciò che più amano, organizzando dei corsi e casting, cercando di donare loro più arte possibile.
Luca sei un papà, oltre che un attore, quali consigli, suggerimenti, cerchi di dare ai tuoi figli affinché possano affrontare al meglio il proprio futuro?
I miei figli hanno 12 e 9 anni e, come è stato per i miei genitori, cerco di insegnare loro ciò che mi è stato trasmesso, il rispetto delle regole, la correttezza verso i propri amici, la sensibilità nel comprendere alcune situazioni, così come l’educazione. Principi sani, reali, che speriamo possano portarli a perseguire il bene, in piena regola.
Cosa ti ha trasmesso, invece, il tuo di papà, Pieraldo Ferrante?
Mi ha trasmesso il rispetto per gli altri, come dicevo poc’anzi, la puntualità, l’amore per questo mestiere, cosa che ancora oggi continua a fare. Se sono ciò che sono ed amo ciò che amo lo devo a lui.
Luca Ferrante, cosa ti ha portato di bello questo anno?
Di bello mi ha portato la possibilità di poter dirigere un teatro, un’esperienza bellissima, piena di idee da mettere in scena. Mi ha, inoltre, portato l’entrata a “Il Paradiso delle Signore”, regalandomi una nuova, grande, famiglia televisiva. Per il prossimo anno mi auguro soltanto di poter continuare a fare l’attore e di continuare a crescere nel bene più assoluto i miei figli.