Siciliana, classe 1982, Agata Moschini ha una forte propensione al ballo, sin dalla nascita. La incontriamo, questo ottobre, per parlare del suo percorso artistico, del suo ingresso a “La Scala”, delle sue emozioni, del suo vissuto, sino a quel no reso a Miss Italia.
Nel suo percorso artistico, “I Migliori anni”, il “Coca Cola Summer Festival”, “Amici”, il Grande Fratello” e molti altri programmi.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Agata Moschini. Come stai?
Sto bene, grazie! Attualmente sono a Catania. La situazione è surreale, la città è distrutta, in ginocchio.
Quando nasce esattamente la tua passione per il ballo?
Avevo tre anni. Mia mamma era una ballerina e desiderava che sua figlia potesse intraprendere la sua stessa strada.
Anni fa, giovanissima, hai deciso di rinunciare a prendere parte a Miss Italia. A cosa devi quella scelta?
Si, ero davvero giovanissima. Volevo provare ad assecondare un desiderio che aveva mio nonno, ma non era un palco su cui mi sarei sentita a mio agio. Diversamente, non appena ho potuto prendere parte ad un concorso legato alla danza, ho detto di si. Ho sempre preferito assecondare la mia passione!
A Fiuggi, successivamente, hai conseguito il Premio Fantastica, vincendo anche una borsa di studio..
Ero incredula dinanzi a quella vittoria! Mai mi sarei aspettata di poter vincere il concorso e di potermi poi trasferire, in soli due mesi, a Roma. Una vittoria in ogni senso!
Cosa ha rappresentato per te l’ingresso a “La Scala”?
Mi tremavano le gambe! Avrei dovuto prendervi parte già da piccola, ma i miei genitori non vollero assecondare questa mia passione. Non volevano creare una spaccatura in famiglia, portando mia madre a trasferirsi insieme a me. Anni dopo, ho finalmente concretizzato il tutto. Ero a Catania, al mare, quando fui convocata per l’audizione, il venti settembre. Lasciai tutto e mi dedicai a massaggi, diete e allenamenti. Cinque lunghe ore di audizione e, il giorno dopo, avrei avuto il responso. Non volli andare di persona a verificare il mio ingresso. A farmi sapere l’esito fu un’amica, una collega. Festeggiammo con un gelato al McDonald’s, l’unica cosa che due ballerine non avrebbero dovuto fare! (ride) Vedere Carla Fracci entrare in sala a salutare e allenarsi nella sala dove si allena Bolle, sono delle cose impagabili, davvero emozionanti.
Oggi che Carla Fracci non è più tra noi, per te avranno ancora più valenza questi ricordi..
Assolutamente! La vedevamo entrare in sala prove e, a suo modo, veniva a sondare la situazione, prendendo parte a prove e prime. Una donna elegante, raffinata, di classe.
Cosa desideri, attualmente, più di ogni altra cosa?
La serenità, senza alcun dubbio! Il Covid-19 ha stravolto le nostre vite e la mia famiglia, purtroppo, è lontana. Vorrei prendere parte a Ballando con le Stelle e vorrei tornare nuovamente a lavorare in teatro.
Progetti futuri?
Non saprei dirti, al momento. Sto seminando e, al contempo, raccolgo frutti. Ho preso una specializzazione in Pilates Bar.