Adriano Falivene

Adriano Falivene: la mia Bambinella in Teatro

Incontriamo Adriano Falivene, impegnato al Teatro Diana, a Napoli, in un nuovo spettacolo teatrale, “Mettici la mano” con la regia di Alessandro D’Alatri.

Adriano Falivene

La sua “Bambinella”, che abbiamo avuto modo di apprezzare ne “Il Commissario Ricciardi”, è quindi in programmazione, in un ritorno inaspettato, insieme al Brigadiere Maione, interpretato da Antonio Milo.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Adriano Falivene. Come stai?

Sto bene, grazie! Vivo un periodo molto intenso. Sono contento e stanco, allo stesso tempo.

Il palcoscenico del Teatro Diana, dal 22 di ottobre, ha accolto “Mettici la mano”, di De Giovanni. Quali sensazioni sono legate a questo ritorno in scena nel ruolo di Bambinella?

Si tratta di andare a riscoprire Bambinella dieci anni dopo, nel ’43. Sulla scena, dunque, vi saranno Maione, Bambinella e un nuovo personaggio femminile. Non voglio spoilerare troppo, preferisco che siano gli spettatori, in teatro, a scoprire tutto. Si intitola “Mettici la mano”, perché prende spunto da una statua della Vergine che sopravvive ai bombardamenti. Una storia, quello che portiamo in scena, molto particolare, basata molto sulle azioni. Un lavoro bellissimo!

Ti era mancato il palcoscenico?

Senza alcun dubbio! Avere una platea dinanzi a te, legata a forti emozioni, è qualcosa di impagabile. Gli ultimi mesi, prima di questo ritorno in teatro, sono stati caratterizzati da una bolla creativa pazzesca. Eravamo, sul set, attori e pubblico, al tempo stesso. Ho provato una forte nostalgia nei confronti del teatro!

Ancora una volta, dunque, accanto al tuo amico Antonio Milo. Cosa puoi dirci a riguardo?

Nonostante la differenza d’età, io e Antonio siamo come due fratelli. Tende a sedare il mio forte entusiasmo, talvolta, oppure mi carica in taluni altri momenti. Una persona sensibile, centrata, che stimo molto. Abbiamo aperto insieme il set di Ricciardi e ora siamo insieme a teatro. Non potevo chiedere di meglio!

Ti vedremo nella seconda serie de “Il Commissario Ricciardi”?

Sicuramente! Saremo sul set il prossimo febbraio.

Progetti futuri?

Spero di avere modo di realizzare una mia serie, non appena mi sarà possibile.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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