“Gradi di Libertà” è un’autobiografia del riscatto dell’artista Alfiere. E’ un percorso evoluzione personale un sentiero musicale e psicologico che accoglie l’umano strisciante schiacciato dal peso del mondo e della sua interiorità complessa per dirigere consapevolmente il proprio cammino.
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo ad Alfiere. La libertà: un potere che muta e che trasforma
Grazie a voi per lo spazio. “Gradi di Libertà” nasce inoltre con l’intenzione di mostrare non la potenziale distruttività bensì il potere trasformativo delle emozioni e dei sentimenti che solitamente vengono intesi come “negativi”.
La conoscenza della propria emozione?
La rabbia la paura la vergogna il dolore possono aiutare le persone a conoscere risorse che non credevano di avere a ridefinire i loro obiettivi. Il fil rouge del progetto è infatti la determinazione la capacità di non abbandonarsi anzi di rimettersi al centro della propria vita di riscoprirsi e darsi valore.
Alfiere artista poliedrico: dal pop al rhythm and Blues fino a sonorità elettroniche. Cosa ci racconti?
Sul piano musicale “Gradi di Libertà” cavalca un Pop che strizza l’occhio al mondo del rhythm and Blues e spazia fino a sonorità elettroniche. L’arrangiamento ricalca il concept lasciando muovere l’ascoltatore tra vibrazioni ora intense profonde quasi cupe ora leggere energiche ironiche con richiami al vintage.
Chi è Alfiere?
Alfiere (Alessandro Pieri classe ‘88) è un cantautore psicologo originario di Finale Ligure (SV). Vive a cavallo tra Pavia e la provincia di Savona lavorando nell’ambito delle difficoltà scolastiche e relazionali. Da sempre appassionato di canto Inizia a scrivere i propri pezzi all’età di undici anni influenzato dal cantautorato e dalle grandi voci italiane e internazionali tra cui Dalla Battisti Battiato Mia Martini Giorgia Michael Jackson Tina Turner Whitney Houston… La svolta arriva a fine 2019 quando trovare spazio per la propria musica diventa una necessità non più rinviabile.