Bollywod Masala Orchestra 2015
Bollywod Masala Orchestra a Teatro Mercadante di Napoli per la rassegna Ethnos - 10 settembre 2015

Ethnos: venti anni di Musica dei Popoli

Bollywod Masala Orchestra a Teatro Mercadante di Napoli per la rassegna Ethnos - 10 settembre 2015
Bollywod Masala Orchestra a Teatro Mercadante di Napoli per la rassegna Ethnos – 10 settembre 2015

La serata inaugurale di questa manifestazione di ampio respiro culturale si è svolta il 10 settembre presso il Teatro Mercadante di Napoli con l’ esibizione della Bollywood Masala Orchestra, formazione che gira l’ Europa senza trascurare molte tappe nei paesi di cultura anglofona da ormai dodici anni.

L’ ideatore nonché direttore artistico del festival Gigi De Luca parla chiaramente di un’ edizione con un senso ancora più forte:

A fronte della chiusura verso gli imponenti flussi migratori di questi anni, questo festival, partito per recuperare le tradizioni dell’ area vesuviana, ha progressivamente allargato il suo raggio d’azione; con la sua formula itinerante, confermata anche quest’ anno, esso mira a incoraggiare ancor di più l’ incontro e la comunione tra popoli e i loro diversi linguaggi.

Gli fa eco Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, comune capofila del progetto, quando affida alla Musica il compito di

agevolare l’ interazione tra i popoli, mentre in Europa si alzano muri sempre più alti, poiché la vera inclusione è quella che passa attraverso la ricezione delle difficoltà dell’ altro.

Per onorare questi 20 anni di attività sul territorio, durante i quali si sono esibiti  artisti di grido ma anche talenti nascosti, linguaggi musicali con i quali  difficilmente il pubblico sarebbe entrato in contatto (basti pensare alla musica rom, quella originale), è stato prodotto un catalogo che racconta la musica attraverso i colori vivaci e la multiculturalità delle locandine di  Nicola Sannolo e  gli scatti di professionisti come Pino Miraglia insieme a Piscitelli, Merenda e Previti.

Pamela Villoresi, già protagonista di diverse pièces teatrali di De Luca, ha regalato, quasi un dono nel dono della ricchezza di questa serata, alcuni brani tratti da “Nata sotto una pianta di datteri” e da “Memorie di una schiava”, riempiendo di sé il palco, solo attraverso la voce e la sua fisicità, senza scenografie o tappeti musicali. E’ lei che introduce Rahis Bahrti, direttore della Bollywood Masala Orchestra, che ha saputo costruire un’ eccellente format che coniuga gli strumenti della tradizione (harmonium indiano, tabla e strumenti a percussione assimilabili alle nacchere) alle colonne sonore delle pellicole bollywoodiane; danze sacre a Parvati (tre ballerine tradizionali con tre cambi d’abito che incantano, tre donne finalmente donne, scalze e adornate dai payal e dalle loro curve, che esibiscono al ritmo della danza senza i complessi delle donne occidentali) e le acrobazie del giovanissimo fachiro in un turbinìo di ritmi e di colori che colmano lo sguardo dell’ uomo occidentale il quale, dal Rajasthan a Mumbai -in un viaggio sospeso tra tradizione e modernità- è costretto a lasciarsi andare alla bellezza indiscussa anche di ciò che non riesce a comprendere appieno.

Next step, a confermare la tradizione itinerante di questo festival, presso il Parco Nazionale del Vesuvio, alle 17.30, dove il pubblico potrà incontrare i Tupa Ruja (Martina Lupi e Fabio Gagliardi) e il loro progetto che fonde tradizione e sperimentazione di culture diverse. 

Ph: Pino Miraglia

 

 

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