Pamela Petrarolo. Foto dal Web
Pamela Petrarolo. Foto dal Web

Pamela Petrarolo: io, artista stacanovista

Dopo l’avventura a L’isola dei Famosi Pamela Petrarolo è alle prese con un nuovo singolo, in un duetto con i The Fuzzy Dice, “Bella Señorita“.

Sonorità vintage e anni ’60 miste ad un qualcosa di moderno, di inaspettato. Un’artista stacanovista, la Petrarolo, da sempre impegnata sia nel lavoro che con la sua amata famiglia, qualcosa di unico a cui mai rinuncerebbe.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Pamela Petrarolo. Come stai?

Sto molto bene, grazie! Sono sempre divisa tra lavoro e famiglia, una vera artista stacanovista. Non amo molto spostarmi in treno, con i mezzi in genere, e questa estate è stata davvero molto movimentata, sotto questo punto di vista. Ho cantato in luoghi distanti e non ma, alla fine, il desiderio più grande era sempre quello di tornare a casa, dalla mia famiglia, dopo aver cantato, incontrato il pubblico.

Come è nata questa collaborazione con i The Fuzzy Dice in occasione di “Bella Señorita”?

La mia esperienza con la musica ha avuto inizio da giovanissima, da ragazza, ma non avevo mai avuto modo di realizzare un video, a riguardo. Il primo è stato proprio con i The Fuzzy Dice e con mia figlia Alice, la più grande, che è stata al mio fianco anche negli spostamenti legati al mio lavoro. Un periodo, in parole povere, intenso ma davvero bello. Un singolo, “Bella Señorita”, giunto per caso, senza averlo programmato, durante la lavorazione di un progetto che avrà vita verso Natale.

Quanto affetto riscontri, di volta in volta, da parte del pubblico, cosi come ai tempi de “Non è la Rai”?

Il pubblico riesce sempre a stupirmi, da quando ero piccolissima, a “Non è la Rai”. Ai tempi eravamo piccole, forse impreparate, senza la possibilità che si ha oggi di poter godere della possibilità di sfruttare i social ma comunque abbiamo avuto modo di vendere tantissime copie ed avevamo una esposizione molto forte. Devo tanto a quel programma, al conseguente approdo a Domenica In e non solo.

È recente la tua esperienza a L’isola dei Famosi. Cosa ti ha lasciato addosso?

Esperienza unica, molto forte! Mi spaventava, da fifona, l’idea di lasciare sola le mie figlie, il non saper nuotare e invece si è mostrata come un’esperienza bellissima, capace di lasciarmi una ‘ferita felice’. Ferita perché molto faticosa come esperienza ma felice perché sono riuscita a superare ogni minimo ostacolo, fisico e mentale. Un mese e mezzo in toto per 24 giorni di solitudine, un’altra grande vittoria.

Tra le tante esperienze vissute, cosa non ripeteresti?

Probabilmente non ripeterei alcune scelte per cui sono stata condizionata da terze persone. Avrei, forse, dovuto seguire il mio istinto, invece che persone che, in quel frangente, pensavo potessero consigliarmi al meglio, vuoi per esperienza o meno.

Pamela Petrarolo, da madre, quali valori cerchi di trasmettere alle tue figlie affinché possano affrontare al meglio la vita, il futuro?

Sono diventata mamma a soli venticinque anni e, ad oggi, ho tre figlie di età differenti. Da quando ho avuto la mia prima figlia ne è passata di acqua sotto ai ponti. Viviamo una generazione basata sui social, lo sappiamo bene, cerco quindi di essere, nei loro riguardi, una mamma e non un’amica, per tenere bene le redini della famiglia. Loro sanno bene che a tutto vi è rimedio ma che è fondamentale il dialogo, il chiedere aiuto, in qualsiai situazione.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.