Ilaria Galassi. Foto di Valerio Di Silvestro
Ilaria Galassi. Foto di Valerio Di Silvestro

Ilaria Galassi: la violenza non è mai amore

La ricordiamo tutti a “Non è la Rai”, la dolce e disponibile Ilaria Galassi. L’occasione di questo incontro, oggi, è legata al nuovo singolo, “Sola tu mi vuoi”, che la vede cantare al fianco di Pamela Petrarolo ed Eleonora Cecere, colleghe storiche..

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Ilaria Galassi. L’occasione di questo incontro è legata ad un nuovo singolo, “Sola tu mi vuoi”, che ti vede cantare insieme alle ex colleghe, amiche, di “Non è la Rai”, Pamela Petrarolo e Eleonora Cecere. Come si è sviluppato il tutto?

Il singolo, “Sola tu mi vuoi”, nasce da un’idea di Eleonora Daniele con la collaborazione di Francesco Boccia. Dopo essere state ospiti del suo programma, in occasione di un talk show, la Daniele ci ha parlato dell’idea di riunirci e di scrivere una canzone attuale, che tocca il mondo femminile ed anche il mondo maschile.. un sentimento ‘tossico’. Come mamma, compagna e donna ho sentito di voler fortemente prendere parte a questo progetto, specie sapendo che mi avrebbe portata a collaborare con due amiche storiche, con cui ho condiviso un’esperienza non poco importante. Un tema, quello insito nel testo, orientato a sottolineare che la violenza non è mai amore.

Come dicevi, Ilaria, il tema è più che mai fondamentale e, a tal proposito, quali consigli tendi a dare ai tuoi figli affinché possano affrontare al meglio il loro quotidiano?

Dico loro che le donne vanno trattate a dovere, senza pensare mai che possano essere inferiori. Anzi, sono dell’idea che la donna sia superiore. Basti pensare al fatto che siamo in grado di portare avanti una gravidanza, di fare tante più cose insieme contemporaneamente. Ai miei figli consiglio, soprattutto, di non farsi mai coinvolgere dalla massa. Sono due maschi, quindi cerco di trasmettergli tutto il bene possibile..

Che ricordo hai di “Non è la Rai”, della Ilaria ragazza, di come hai affrontato anche la successiva popolarità?

Ho affrontato tutto con una grande spensieratezza e leggerezza, cosa che servirebbe ancora oggi per vivere al meglio la vita. Dopo trentacinque anni, se ci pensiamo, “Non è la Rai” è ancora viva, non invecchiarà mai.. noi si, noi invecchiamo (ride) ma il programma no.

Hai dei rimpianti legati a quel passato, a ciò che poteva essere ma non è stato?

Mi è dispiaciuto non poter fare “Striscia la Notizia”, per svariati motivi.. Come mi è dispiaciuto non essere seguita a dovere, questo si.

Chi è oggi Ilaria Galassi?

Oggi sono una donna molto malinconica, frizzante, coraggiosa e che a suo modo si è rimboccata le maniche perché dovevo comunque fare qualcosa per me stessa, per i miei figli, per mostrare loro che una mamma si, può cadere, ma può anche decidere di supportare una donna di novantadue anni, volontariamente. Ho, in questo frangente, scoperto una nuova Ilaria e il fatto che questa persona abbia bisogno di me mi rende speciale, con un’autostima a mille, e sono felice che anche i miei figli siano orgogliosi di tutto questo. Affronto comunque dei provini ma sono, forse, troppo pulita per tornare a prendere parte a questo mondo.. Ad aprile ci sarà, però, qualcosa in prima serata, quindi lo spettacolo è comunque nel mio vissuto..

Ho recentemente intervistato Eleonora Cecere, in occasione della presentazione del suo libro, e le ho posto la domanda che oggi rivolgo a te.. Che ricordo porti con te di Gianni Boncompagni, di quel percorso artistico iniziale affrontato insieme?

Non ha mai cambiato la mia personalità, anzi, ha sempre voluto il contrario, che restassi me stessa, aprendomi un mondo legato alla musica, al teatro.. Mi ha regalato cinque anni di una grandissima scuola! Un vero amico, una persona che mi ha dato la gioia e felicità di una quindicenne più che felice di essere amata da tutti. Un regalo bellissimo, oltre ai miei figli, oggi..

Un singolo, come dicevamo, con la Petrarolo e la Cecere ma, ad oggi, con quali delle ragazze di “Non è la Rai” sei ancora in contatto?

Sono in contatto con Marzia Aquilani ed Antonella Elia e ci sentiamo spesso, anche se ci vediamo poco, visti gli impegni reciproci. A breve, tra l’altro, pubblicherò un libro, “Andata e ritorno”, e spero di poterle invitare. Sarei felice di averle al mio fianco..

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

Lascia un commento