Il quinto Van Halen di Mimmo Parisi
Il quinto Van Halen di Mimmo Parisi

Il quinto Van Halen, di Mimmo Parisi

Arriva nelle librerie Il quinto Van Halen (LINEA-R, pag. 199). L’autore del libro è Mimmo Parisi. Della sua recente produzione si ricorda l’ultima pubblicazione, All’ombra di Diabolik. Un romanzo, quest’ultimo, che ha partecipato alle celebrazioni del personaggio ideato e divulgato da Angela Giussani negli anni sessanta, in altre parole il celeberrimo Diabolik.

Il nuovo libro cambia rotta, e dal mondo del fumetto l’attenzione è spostata in quello tardo glam rock. Il titolo, va da sé, indirizza subito il lettore. In Olanda il cognome Van Halen è abbastanza comune, ma non vi sono dubbi: in questo caso, si parla proprio di quei Van Halen.

È ovvio, specialmente per i fan, che la band americana non abbia bisogno di grandi introduzioni. Tuttavia e per precisare il momento storico nel quale è calato il romanzo, occorre citare la formazione della band capitanata dallo straordinario Eddie Van Halen.

Infatti, è storia conosciuta che il combo californiano abbia dovuto – a causa di divisioni interne e visioni artistiche mutate durante la carriera – separarsi da alcuni dei suoi musicisti e accoglierne altri. Ora, di là dai giudizi artistici che si possono avere sulle novità presentate con le diverse formazioni (sicuramente i mutamenti stilistici maggiori si sono avuti con il vocalist Sammy Hagar e in parte con l’altro cantante, Gary Cherone), ciò che occorre segnalare in questa sede è la formazione storica che trova ospitalità fra le pagine del libro di Parisi.

Formazione storica del gruppo

E questa risponde ai nomi che tutti i fan della prima ora conoscono. In altre parole Alex van Halen, Michael Anthony, David Lee Roth e Eddie van Halen. Insomma sono poi loro quattro ad aver lanciato nello spazio profondo dell’hard rock la loro astronave. A questo punto e per seguire la traccia del romanzo, s’impone una domanda: sono stati veramente solo loro quattro a creare il fenomeno Van Halen?

La tesi su Il quinto Van Halen

Il quinto Van Halen parte da un’ipotesi originale. Prevede che i Van Halen, alla fine degli anni settanta quando esplosero con il loro debut album, fossero in cinque. Il fatto è che nessuno ha saputo mai niente di quella storia. Ci sono pochissime tracce in giro. E quelle consultabili hanno tutta l’aria di essere delle leggende che aleggiano nell’ambiente della musica alternativa. Niente di sicuro. Ma per una narrazione appassionante è abbastanza, si è detto l’autore.

Il personaggio principale

La figura catalizzatrice dell’intero romanzo è Steve Farrell. Quest’ultimo è un chitarrista fuoriclasse. Esattamente come quello reale, il compianto Eddie. Il personaggio compare a fianco di Eddie fin dalle prime pagine. È descritto come un compagno di scuola di quello che diventerà il re del tapping (tecnica che tutti i chitarristi della fine del secondo millennio hanno inglobato nel loro stile, consumandosi indici e medi della mano destra…).

Steve Farrell ha una famiglia complicata. Ma non lesina il suo aiuto al suo coetaneo (Eddie), arrivato dall’Olanda insieme a tutta la famiglia in terra americana. Più precisamente, a Los Angeles. L’andamento narrativo, quasi da poliziesco, svelerà al lettore il perché Steve non compare nella discografia dei Van Halen.

Su Cristiano Boldini

Laureato in Architettura. Articolista Web, si occupa di letteratura, musica e cinema.

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