Fra i libri pubblicati nei dintorni del passaggio tra il 2020 e il 2021, ve ne sono alcuni che sembrano tagliati con precisione per il tempo che stiamo vivendo. Insomma e in riguardo all’annus horribilis che ci siamo lasciati alle spalle, avremmo bisogno di un colpo di spugna deciso per obliarlo. Tuttavia, visto che l’arnese magico per farlo non c’è, ci contentiamo di tuffarci nella lettura.
Così si inizia con la produzione di casa Einaudi che nel mese appena trascorso, ha presentato negli store un libro singolare, L’arte di legare le persone. Il testo è l’esordio dello psichiatra Paolo Milone. L’autore ha un modo tutto suo di approcciare la propria disciplina.
«Si riesce a lavorare in Psichiatria solo se ci si diverte – ha detto – Io mi sono divertito per anni. Non tutti gli anni: non i primi – troppe illusioni, non gli ultimi – troppi moduli, non quelli di mezzo – troppo mestiere». Inseguendo questo suo pensiero, ci immaginiamo quindi di accompagnarlo tra i corridoi dell’ospedale dove ha, per molti anni, prestato la propria opera di medico.
Paolo Milone nel suo romanzo parla di urla e silenzi. Narra di quello che ha visto dentro le case dei pazienti. Parla di loro a volte in punta di piedi, come non volesse farsi vedere e sentire. Anche perché è l’unico modo per entrare nelle vite degli altri. La lettura di questo libro, per chi non conosce la città, è anche un modo per conoscere i vicoli di Genova. Pure se sono presentati come quinte per un Tso.
Nemmeno il tempo di un abbraccio
Il secondo testo che sta diventando un piccolo caso letterario è stato scritto da un cantautore prestato con successo alla letteratura, Mimmo Parisi. Il titolo è Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni, pag. 144). Il romanzo, uscito in ebook in agosto, ha finalmente trovato anche la sua forma cartacea il 15 dicembre. Il titolo è sostanzialmente la riflessione che l’autore, insieme a tutta l’Italia alle prese con la prima ondata del Covid- 19, ha dovuto fare. Di fronte a una scena drammatica.
Era il 18 marzo quando abbiamo visto tutti sfilare i camion militari carichi di bare. La città era Bergamo. Sembrava di essere tornati indietro. Qualcuno citava la guerra. Altri se la ricordavano. Difficile dimenticare esperienze del genere. Di sicuro, come in tutti i conflitti, vi erano le vittime. Il loro destino stava chiudendo i battenti e nessuno, né parenti o conoscenti, potevano dare loro un ultimo saluto. Andavano via senza… Nemmeno il tempo di un abbraccio.
La trama del libro di Mimmo Parisi vede due sedicenni, Nico e Stella, alle prese con il lockdown che il presidente Conte proclamò il 9 marzo 2020. I due giovani sono di classi sociali diverse. Fra le pagine di questo romanzo in stile young adult – ma destinato a essere trans generazionale – l’aspetto divisivo legato all’aspetto economico non può fare a meno di segnare l’approccio dei due.
Insomma, affrontare il coronavirus in una villa super attrezzata è altro dallo stare in tanti in pochi metri quadrati. Tuttavia, proprio la ragazza che appartiene a una famiglia molto agiata, riuscirà a colmare il gap sociale. Facendo a Nico un regalo definitivo.