Uliana Kovaleva per il Premio Felix

Uliana Kovaleva: la VI edizione del Premio Felix

Per l’occasione legata al Premio Felix, giunto alla sua VI edizione, incontriamo Uliana Kovaleva, da sempre direttrice artistica.

Emozionata ma felice di presentarci il nuovo lavoro realizzato, Uliana ci anticipa qualcosa sui progetti, sugli ospiti e non solo.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Uliana Kovaleva. Una nuova edizione del Premio Felix, la sesta con esattezza, di cui sei ancora una volta direttrice. Cosa puoi dirci a riguardo e quali novità dovremo aspettarci?

Le novità sono legate al cambio di nazioni che, di anno in anno, propongono i loro film. Abbiamo scelto, inoltre, due pellicole che trattano proprio il tema della sostenibilità ambientale, da noi scelto quest’anno. Un giocare in anticipo, il nostro pensiero, sul conservare la natura, ciò che di bello abbiamo.

Immagino la tua emozione nel presentarci questa nuova edizione, così come gli ospiti e la madrina, Marina Suma. Cosa puoi dirci a riguardo?

L’emozione è tanta, ad ogni nuova edizione, sin dalla preparazione iniziale. E nell’emozione stessa vi è la voglia di incontrarsi, finalmente, di viversi durante il Festival, serata dopo serata. La madrina, come dicevi, sarà Marina Suma, nota attrice, e siamo onorati di questa sua presenza. Ci saranno anche alcuni ospiti stranieri e molti altri italiani, tutti importanti.

Una riconferma i luoghi che avrete modo di vivere, il 18 e 19 a Monza e, successivamente, dal 22 al 23 a Milano…

Si, per il terzo anno a Monza, per delle proiezioni, e successivamente nella bella Milano. Tradizioni che non smettono di esistere, sia alla casa del volontariato che a Palazzo Anteo, per poi concludersi al Museo Bagatti Valsecchi.

Posso chiederti, in chiusura, quali consensi ricevete da parte del pubblico, di anno in anno?

Il pubblico varia sempre, di anno in anno. Abbiamo un documentario in inglese, quest’anno, che svela le origini italiane di Shakespeare e il pubblico ama scoprire segreti storici. Avremo anche alcuni lavori dedicati ai bambini, un pubblico, dunque, davvero ‘originale’.

Uliana Kovaleva, ti andrebbe di lanciare un invito ai nostri lettori affinché possano seguire il festival in presenza?

Vorremmo presentarci in maniera sempre differente, di anno in anno, evolvendoci sempre più. È, quindi, fondamentale conoscere il parere del pubblico che aspettiamo sempre con immenso piacere. Siamo pronti a tutto, ad ogni minimo cambiamento.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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