Torna per la sua seconda edizione il Bagnoli Film Festival, con l’intento di promuovere il cinema che descrive i cambiamenti e le trasformazioni della società contemporanea.
Desiré di Mario Vezza e Napoli s-velata di Franco Cutolo apriranno la seconda edizione del Bagnoli Film Festival che si terrà dal 1° al 5 maggio al CineTeatro La Perla Multisala di Napoli. Organizzata da Maurizio Capezza con la direzione artistica dello storico del cinema Giuseppe Borrone, la rassegna nasce dall’impulso di promuovere il cinema che descrive i cambiamenti e le trasformazioni della società contemporanea.
Il festival renderà omaggio alla memoria di Marcello Colasurdo ed Enzo Moscato nella giornata conclusiva di domenica 5 maggio, proponendo due lavori della regista Antonietta De Lillo: Viento ‘e terra, documentario del 1996 sui Zezi, storica formazione folk di Pomigliano d’Arco in cui si è dipanata per la maggior parte la carriera di Colasurdo, e Maruzzella, episodio del film collettivo I Vesuviani, interpretato da Moscato e dallo stesso Colasurdo. Al termine una breve esibizione musicale degli amici di Colasurdo, e l’intervento di Cristina Donadio in onore di Moscato.
Ed è così che dal 1 al 5 maggio al CineTeatro La Perla Multisala di Napoli, ci saranno in programma lungometraggi in anteprima, cinema del reale, cortometraggi ed eventi speciali, l’omaggio a due grandi artisti di recente scomparsi, Marcello Colasurdo ed Enzo Moscato. Un doppio turno di proiezione nelle prime tre giornate del festival. Alle 18 la sezione Tempi moderni darà spazio al cinema del reale. Alle 20.30 sarà la volta di tre lungometraggi proposti in anteprima nazionale.
Il programma dettagliato del Bagnoli Film Festival 2024
Si parte il 1 maggio con la presentazione di Napoli s-velata, di Franco Cutolo: cinque aspetti del prisma Napoli, cinque capitoli che mettono a fuoco argomenti mai esplorati, raccontati in una passeggiata per le strade della città partenopea. La proiezione sarà introdotta dal critico Valerio Caprara. A seguire Desiré, esordio nel lungometraggio di Mario Vezza, vincitore del premio Panorama Italia come miglior film ad “Alice nella Città”, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.
Giovedì 2 maggio sarà la volta di Procida, realizzato nel 2022, anno di Procida Capitale della Cultura, da dodici ragazzi che si sono incontrati sull’isola durante l’Atelier di Cinema del Reale sotto la supervisione artistica di Leonardo Di Costanzo e la produzione di Antonella Di Nocera. Alle 20.30 un altro debutto, quello di Lorenzo Cammisa, regista di Trentatré, la narrazione cruda e senza filtri di una settimana vissuta in provincia da tre trentenni incatenati al proprio mondo grigio e soporifero che li ha inghiottiti da sempre.
Venerdì 3 maggio il regista Luca Miniero presenterà Dalla parte sbagliata, sull’incredibile vicenda degli undici fiori del Melarancio in una Napoli fra incanto e disperazione. Il documentario racconta l’inedito punto di vista dei sopravvissuti, riuniti a distanza di quarant’anni, e il senso di colpa di una vita che anche per loro, da quel momento, è stata dalla parte sbagliata.
In serata sarà presentato per la prima volta in Italia il nuovo film di Fabio Massa, Global Harmony, girato tra Lampedusa, la Tunisia e New York, sul delicato tema dello sfruttamento dei minori.
Interamente dedicata ai cortometraggi la giornata di sabato 4 maggio, unica sezione competitiva del festival che verrà giudicata da Daniela Ciancio (costumista), Umberto Rinaldi (direttore artistico Corto e a Capo – Premio Mario Puzo) e Valerio Vestoso (regista). Otto le opere selezionate. Alle 18, La periferia d’acciaio, di Fabrizio Frascogna, Ultraveloci, di Paolo Bonfadini e Davide Morando, Pinoquo, di Federico Demattè, La giustificazione, di Alex Marano. Alle 20.30, Scampia – Story of a dream, di Sergio Chianese, 68.415, di Antonella Sabatino e Stefano Blasi, S’indattaraiu, di Matteo Pianezzi, Fatman, di Raffaele Patti. Le proiezioni saranno precedute dalla presentazione fuori concorso di due film brevi realizzati da registi già affermati a livello nazionale e internazionale: Coupon – Il film della felicità, di Agostino Ferrente, e Due battiti, di Marino Guarnieri.
Il festival renderà omaggio alla memoria di Marcello Colasurdo ed Enzo Moscato nella giornata conclusiva di domenica 5 maggio, proponendo due lavori della regista Antonietta De Lillo: Viento ‘e terra, documentario del 1996 sui Zezi, storica formazione folk di Pomigliano d’Arco in cui si è dipanata per la maggior parte la carriera di Colasurdo, e Maruzzella, episodio del film collettivo I Vesuviani, interpretato da Moscato e dallo stesso Colasurdo.
In chiusura uno dei film a tema sociale più iconici della stagione, Palazzina Laf, sugli episodi di mobbing presso lo stabilimento Ilva di Taranto. Il film segna l’esordio alla regia dell’attore pugliese Michele Riondino.