Posso entrare An ode to Naples di Trudie Styler

Posso entrare? An ode to Naples: Trudie Styler e l’amore per Napoli

Trudie Styler, attrice, produttrice e attivista britannica, nonché moglie di Sting dichiara: “Una città viva, brulicante, chiara e scura…

Ho cercato di raggiungere equilibrio tra luci e ombre di Napoli, illuminando esempi di speranza di cui questo posto deve essere orgoglioso”, così ha dichiarato elogiando Napoli dedicandole un documentario dal titolo “Posso entrare? An ode to Naples“.

L’interessante progetto è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma e sarà proiettato nei giorni 6, 7 e 8 novembre, mentre il 25 ottobre ci sarà l’anteprima a Napoli.

La regista ha voluto sottolineare che l’idea è nata senza una sceneggiatura vera e propria ma il tutto è scaturito dall’amore, “incontro dopo incontro” .

La canzone che fa da colonna sonora all’apertura de film, che porta il titolo di Neapolis, è interpretata dal vulcanico Clementino.

Nel corso del docufilm, Trudie ha inserito tanti personaggi con i quali ha avuto interessanti contatti, tra questi citiamo: Francesco Di Leva, Roberto Saviano e don Antonio Loffredo, parroco al Rione Sanità.

Insieme a quest’ultimo Trudie narra la storia legata alle Quattro Giornate di Napoli, per poi collegarsi alla realtà del quartiere Sanità.

In compagnia dell’attore Di Leva, la regista invece si dirige a San Giovanni a Teduccio, per raccontare il Nest, il progetto teatrale che si prefigge lo scopo di riunire i giovani del quartiere.

Intervengono anche Roberto Saviano e Alessandra Clemente.

Saviano racconta del suo rapporto conflittuale con Napoli, mentre la Clemente parla di come sia riuscita a mutare il dolore e la rabbia per la morte della madre (venne uccisa da una pallottola vagante durante una sparatoria) in vettori di cambiamenti in positivo della sua amata città.

In 107 minuti c’è un mix di sensazioni che vanno dagli artigiani, ambulanti a Michelina la guantaia, ricordando l’acquafrescaio Poppò, ma c’è anche lo scultore Lello Esposito, senza dimenticare particolari menzioni a Pulcinella, Jorit, Maradona, i presepi, il Vesuvio ed ovviamente San Gennaro.

Napoli est Teatro, infatti, nasce dal degrado di una scuola abbandonata, come una fenice.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

Lascia un commento