Il jazz italiano per L’Aquila

Franceschini jazz x l'Aquila

Il 6 settembre è la data scelta dal ministro Dario Franceschini, dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu , per la grande mobilitazione del mondo del jazz per contribuire nell’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione dell’Aquila.

L’idea nasce al ministro Franceschini dall’esperienza dello scorso anno del Buskers Festival di Ferrara, che portò all’Aquila la sua anteprima.

Nella conferenza stampa tenutasi il 5 agosto presso il Ministero dei Beni Culturali alla presenza del ministro Franceschini, il vicesindaco dell’Aquila Nicola Trifuoggi e del direttore artistico Paolo Fresu, e del vice direttore di Radio rai Roberto Sergio  è stata presentata la manifestazione che ha avuto il sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Puglia Sounds.

I musicisti coinvolti in questa giornata sono 600, che si esibiranno in forma gratuita, per 100 concerti dislocati in varie location della cittadina abruzzese, per la durata di 12 ore. Dai gruppi stabili più noti fino alle Big Band, passando per le marching band fino ai combos di insieme dei conservatori e delle scuole e a tantissimi giovani talenti, ai gruppi espressione di festival o realtà regionali, (senza dimenticare il mondo della infanzia al quale sarà dedicata una postazione) la risposta del mondo del jazz italiano è stata unanime e positiva.

Le location interessate sono il Chiostro ex Convento di San Domeni con le Big Band, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, Portici di San Bernardino con le esibizione dei piano-solo ed in duo, Piazza Santa Margherita, Scalinata di San Bernardino, la Fortezza Spagnola dove i musicisti si esibiranno suonando dalle feritoie delle cannoniere del castello, Parco Castello, Fontana della 99 cannelle, Auditorium del Parco (interno), Piazza Chiarino, Via Borgo Rivera, Parco del Castello – lato via Castello, Largo Tunisia, Auditorium del Parco (esterno – spazio infanzia), e molti altri piccoli luoghi dove avverranno degli happening improvvisati; il tutto si concluderà in Piazza Duomo per il concerto serale a partire dalle ore 20,00.

Ad anticipare la giornata di concerti, sarà la ‘Partita nel Cuore’ che si svolgerà il 5 settembre alle ore 16,00 nello Stadio ‘Tommaso Fattori’ dell’Aquila e che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Jazzisti, la Nazionale Italiana Cabarettisti e la Rappresentativa Città di L’Aquila. Per la Nazionale Jazzisti hanno già confermato la loro presenza Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Natalio Mangalavite e Gianluca Petrella. Il ricavato dell’evento, legato alla quarta edizione del Premio ‘Citta di L’Aquila’ e dedicato al giovane Giovanni Compagni scomparso durante il terremoto, sarà impegnato per l’acquisto di un gioco per bambini disabili.

Franceschini alla conferenza stampa ha commentato riguardo la scelta del repertorio jazz: ‘Un fenomeno che non è di nicchia, ma di eccellenza a livello internazionale, anche se troppo a lungo non lo abbiamo valorizzato abbastanza. Sarà il più grande evento di Jazz mai organizzato in Italia – prosegue Franceschini – ma insisteremo perché ogni anno ci sia una giornata a dimostrare quanto L’Aquila abbia voglia di rinascere. Non bastano i restauri: la città deve tornare a vivere il suo centro storico. E sono contento che questa maratona sia dedicata al Jazz perché il Jazz è proiettato verso il futuro. Come diceva Miles Davis, ‘non suonate quel che c’è già, ma quello che non c’è’. Concludendo: ‘Sarà la Woodstock del Jazz italiano ed è bene che si svolga a l’Aquila’.

La manifestazione vede protagonisti i jazzisti italiani è stata possibile grazie al coinvolgimento di Paolo Fresu, che è nel direttivo dell’Associazione MIDJ (Musicisti Italiani Di Jazz) di cui il presidente è Ada Montellanico, dei quali abbiamo raccolto qualche dichiarazione.

Ada Montellanico.L’associazione MIDJ partecipa a questo grande evento di solidarietà questo per noi è importante perchè in un anno e mezzo siamo riusciti a dialogare con gli organizzatori dei festival, allo stesso tempo con Franceschini ci siamo visti più di una volta per parlare e che ha portato alla dichiarazione dello sdoganamento del jazz , da quando è nata l’associazione si è instaurato un grande dialogo con le Istituzioni ed anche con le altre organizzazioni nazionali. Il jazz rappresenta una eccellenza, per noi lo è quotidianamente, sicuramente non è più una musica di nicchia , ma a l’Aquila ci saremo tutti gratuitamente e saremo un centesimo del jazz italiano, questo per far capire che il jazz non è una musica di nicchia. La risposta al ministro da parte di Paolo ha visto il coinvolgimento di tutta l’associazione nazionale’.
L.S.: del resto il jazz è condivisione, è nel dna il lavorare insieme, in questa occasione per una jam session solidale.
A.M.: ‘Si esatto, è sempre stato condivisione, come dici tu, è il mettersi insieme, l’aggregarsi, mettersi su di un palco per la prima volta e fare delle cose insieme fa parte del dna del jazz‘.

Paolo Fresu: ‘Abbiamo risposto in tanti all’appello del ministro, 600 musicisti per 100 concerti per una giornata che ha un valore storico incredibile, mai nel nostro paese è avvenuto qualcosa di così rappresentativo ed importante come questa giornata del 6 di settembre. Il ministro mi ha chiamato per chiedermi di organizzare una giornata del jazz italiano per l’Aquila con i plurisignificati che si porta appresso che sono quelli della solidarietà in primis ed anche l’occasione per noi di dimostrare quanto il jazz oggi è ricco di trame e di realtà non più di nicchia nel nostro paese. Io ho colto l’invito e l’ho rimpallato a molti musicisti italiani e tutti hanno aderito con trasporto, quindi il Jazz Italiano per l’Aquila è una maratona di jazz estremamente rappresentativo perché in 12 ore ci saranno 100 concerti in venti postazioni a cielo aperto, nelle Basiliche, nelle Chiese e nella città in ricostruzione. Rappresenteremo tutti gli stili musicali, tutti i repertori, ci saranno le orchestre, le band, gli spazi per i bambini, le orchestre dixieland per le strade, ci saranno i soli, i duo, i trii, i quintetti, fino ad approdare ad un grande palcoscenico in Piazza Duomo. Io sarò in uno dei palchetti nella città perché ho pensato che come direttore artistico è giusto essere presente, perché penso che il senso di questa giornata sia la presenza, al di là dell’essere su un grande palco, o una grande postazione. Tutti i musicisti saranno a l’Aquila perché vogliono sposare e condividere qualcosa di importante, venendo a titolo completamente gratuito. Ci saranno dei progetti unici che non sono stati mai realizzati prima, io ho chiesto ad alcuni musicisti di mettersi insieme musicalmente per l’Aquila, ogni concerto è stato pensato per un luogo , ci saranno i piano-solo nella Basilica di san Bernardino, ci saranno dei concerti in acustico, un quartetto d’archi nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano, alla Fontana delle 99 cannelle ci saranno degli incontri che saranno unici. Alcuni sono stati pilotati in partenza ma sicuramente essendo lì presenti 600 musicisti che magari non si incontrano chissà da quanto, è possibile che nascano delle situazioni sicuramente improvvisate, anche se la giornata è così densa di cose che sarà difficile aggiungerne altre. La mia formazione è il quintetto storico italiano, che gira da trentadue anni, che sarà uno dei tanti gruppi dei cento gruppi presenti’.

Su Laura Scoteroni

Partenopea di nascita, viterbese di adozione. Giornalista con la passione per la cultura, la musica di qualità, la poesia. Attraverso le parole fermo il tempo di avvenimenti, note e immagini. Scrivere per me è come respirare, se possibile senza asma.