Tra i protagonisti di Siddhartha ecco Edoardo Costa
Dopo ben quattro anni di distanza dal grande successo di pubblico e critica ottenuto dal primo tour italiano, torna Siddhartha – The Musical, opera pop che in Italia avrà 4 imperdibili date.
Gli appuntamenti sono per il 2, 3, 4 e 5 febbraio 2017, al LinearCiak di Milano, andrà infatti in scena lo spettacolo nella sua nuova veste internazionale, con scenografie, costumi e coreografie rinnovate.
Tra i protagonisti dello show ci sarà l’attore italiano Edoardo Costa che, dopo essere stato protagonista della soap opera “Vivere”, oltre ad avere interpretato molteplici fiction e film in Italia e all’estero, torna sui palcoscenici teatrali italiani interpretando il prestigioso ruolo di Siddhartha anziano, narratore della storia.
Siddhartha – The Musical
Il Musical rappresenta l’eccellenza italiana anche all’estero, grazie alle rappresentazioni internazionali a Edimburgo, Parigi, New York, Los Angeles e, la più recente, a Guadalajara in Messico. Siddhartha è stato anche il primo musical interamente italiano distribuito da Broadway International Company, LLC, grazie a cui sono stati possibili tour nei più importanti paesi asiatici: India, Cina, Giappone, Corea, Brunei e molti altri.
Tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse, il musical Siddhartha, scritto da Isabeau, Fabio Codega e Fabrizio Carbon, racconta la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe, interpretato da Giorgio Adamo, destinato al lusso e alla sola bellezza che, spogliandosi delle sue vesti, lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza. Un susseguirsi di quadri ed emozioni che coinvolgono il pubblico e lo stupiscono fornendo spunti di riflessione: in un’epoca di crisi e di grandi trasformazioni socio economiche e valoriali, la storia di Siddhartha rivela il senso profondo del vivere e spinge ad occuparsi gli uni degli altri.
Lo spettacolo, messo in scena da un grande cast di cantanti e ballerini, rappresenta le grandi emozioni dell’esistere: la gioia della nascita, il fulgore della gloria, il dramma della morte, la strenua lotta della autentica ricerca interiore e la completa felicità nella ritrovata illuminazione.
Le musiche coniugano echi della antica cultura indiana e sonorità più contemporanee e, insieme alle scenografie e alle maxi proiezioni, avvolgono gli spettatori in un’esperienza multisensoriale.
Importante il contributo musicale di Beppe Carletti dei Nomadi, che firma un finale emozionante e coinvolgente, e del flauto di Osvaldo Pizzoli.