Elena Anticoli De Curtis ospite al Teatro Pratese
Elena Anticoli De Curtis ospite al Teatro Pratese

Elena Anticoli De Curtis ospite del Politeama Pratese

Nella serata del 25 ottobre 2023 al Ridotto del Teatro Politeama Pratese di Prato, sarà ospite Elena Anticoli De Curtis, nipote dell’amato e mai dimenticato Totò, il principe della risata che tra le tante doti e passioni, possedeva il talento per la poesia.

Durante la serata, Elena Anticoli De Curtis racconterà il nonno, attraverso la presentazione del volume Antonio De Curtis. Il Principe Poeta. Un momento in cui si potranno scoprire gli aspetti più intimi di un artista che il pubblico non ha mai dimenticato, che è stato eclettico e precursore di modi di dire e stili di pensiero, che ha sempre avuto nel suo cuore la città di Napoli, fonte di crescita ed ispirazione.

Alla serata saranno presenti, la presidente del Politeama Beatrice Magnolfi e l’assessora alle pari opportunità Ilaria Santi, inoltre a moderare gli interventi ci sarà la giornalista Patrizia Scotto di Santolo (dell’associazione Senza Veli sulla lingua).

L’evento sarà un omaggio all’uomo e straordinario artista, attraverso un viaggio nel suo universo femminile, intriso di ricordi e poesie, ma anche un messaggio d’amore per tutte le donne.

Alle ore 21.00, le porte del Ridotto si apriranno per ospitare Elena Anticoli De Curtis, che presenterà il suo libro, Antonio De Curtis. Il Principe Poeta, Colonnese editore. Questa serata si inserisce nel cartellone delle iniziative, “Prato in rosa”, promosse e patrocinate dal Comune di Prato (assessorato alle pari opportunità) e dall’associazione “Senza Veli sulla Lingua”.

Alla serata che, ricordiamo sarà moderata da Patrizia Scotto di Santolo, giornalista e vicepresidente dell’Associazione Senza Veli sulla lingua”, parteciperanno , la presidente del Teatro Politeama Pratese Beatrice Magnolfi e l’assessore alle pari opportunità del Comune, Ilaria Santi.

La location scelta per la presentazione del volume che raccoglie i testi di canzone e poesie scritte dal grande Totò, che la nipote ha voluto regalare al pubblico, non è casuale. Infatti il Teatro è il luogo ideale per raccontare l’artista napoletano, che ha mosso i suoi primi passi proprio sul palcoscenico.

Una raccolta completa, che racchiude ben cinque inediti e che ha l’intento di rilanciare e riscoprire le poesie di Totò che, sono state recuperate e riprese dalle “carte Originali” proprio dalla stessa nipote Elena, insieme a Virginia Falconetti, con cui ha redatto il libro.

Però è doveroso sottolineare come il volume sia anche un libro multimediale perché, mentre si scorrono le pagine, permette di ascoltare la voce di Totò o di altri artisti per i titoli che presentano l’immagine del QR code.

Il volume rappresenta una specie di scrigno di poesie di Totò lette da lui stesso e impresse con il suo registratore a bobine, il famoso “Geloso”.

Elena Anticoli De Curtis, ha voluto avvicinarsi il più possibile alla figura del nonno, attraverso le liriche da lui scritte rigorosamente in lingua napoletana, tanto da essere riuscita a rintracciare tra quelle righe la “chiave di volta” che ha reso l’uomo Antonio De Curtis, in arte Totò, la persona speciale e l’attore straordinario e intramontabile dopo 150 anni dalla sua nascita, festeggiati, per l’appunto, quest’anno.

Nelle sue poesie riecheggiano, non solo le battute, la mimica e le movenze che hanno reso Totò una leggenda intramontabile e tra gli artisti più unici e da tanti imitato, ma vi è anche il mondo visto da dietro la sua maschera di attore. C’è la vita difficile e dolorosa degli esordi ( e non solo), il successo, l’ammirazione del pubblico, gli amori e le travolgenti passioni, ma anche le delusioni e la nostalgia che, spesso lo portavano a ricercare la solitudine in un angolo della sua anima.

C’è, altresì, l’amore per la sua Napoli, attraverso la lingua madre, che non viene dipinto con l’abusata attribuzione di “paese del sole”, ma in un certo senso è il mondo.

La poesia di Totò è anche una “poesia morale”, che nasce dal cuore di un uomo e parla al cuore degli uomini, quei famosi uomini che, sempre secondo la sua filosofia si dividevano in “Uomini e Caporali” definizione che vive nel film omonimo e che oggi più che mai e in modo prepotente potrebbe parlare al cuore di tutti gli uomini e caporali che come ai suoi tempi, non si differenziano dagli attuali.

Su Angela Pensabene

Angela dopo studi di canto e musicali in Conservatorio, si forma come artista di Teatro Lirico esibendosi dapprima come corista in Opere liriche e poi come solista, principalmente nel repertorio Verdiano. Nel contempo inizia l'insegnamento nelle Scuole sia Primarie che Secondarie.

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