Gabriel Röd. Foto di Luigi Valentino
Gabriel Röd. Foto di Luigi Valentino.

Gabriel Röd: canterei con Ermal Meta

Oggi abbiamo incontrato un giovane musicista Gabriel Röd il quale attraverso la sua grande passione, la musica, riesce a “regalare emozioni” e vivere la sua dimensione affrontando la realtà, le paure e sperare nei sogni… ma andiamo a conoscere qualcosa in più di Gabriel e del suo animo sensibile.

Gabriel Röd. Foto di Luigi Valentino
Gabriel Röd. Foto di Luigi Valentino.

Ciao Gabriel Röd, benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo. Vuoi presentarti ai lettori?

Gabriel Röd è un ragazzo semplice che ama la vita, un ragazzo che non ha paura di esternare le sue emozioni, un ragazzo che come tutti gli altri porta con se dei sogni.

“Sognare ad occhi aperti”. È l’unica cosa che ci permette di alleggerire l’amara percezione del reale. Per anni ho coltivato una passione contrastata dalla sorte, ma mai mi sono arreso. Sono andato oltre la critica, ho superato ogni timore con un unico obbiettivo quello di regalare emozioni. All’età di 12 anni, spinto da un mare di sofferenze, ho iniziato a scrivere i miei primi testi. Chissà forse per trovare un senso, non ho mai avuto una persona con cui parlare se non la mia chitarra. Vi chiederete se tutto questo faccia male… Beh si, ma sono esperienze che ci aiutano a crescere. Non so se il successo busserà mai alla mia porta, ma so per certo che mi sento a casa solo su un palco.

La mia famiglia? Il pubblico!

Cosa rappresenta per te la musica?

Per me la musica è un mezzo di comunicazione, perché lì dove finiscono le parole, inizia una partitura. Attraverso quest’ultima siamo in grado di comunicare un qualcosa di intimo e personale.

C’è un artista a cui ti sei ispirato?

Ad esser sincero no. La nascita di ogni mio testo è dovuta quasi sempre a piccoli frammenti della mia vita.

Raccontaci del nuovo progetto discografico che ti vede accanto al cantautore Gino Rey per affrontare un tema, purtroppo, di grande attualità.

Il tutto nacque da un semplice dialogare in un pomeriggio come tutti gli altri. Eravamo alle finalizzazioni del singolo “Boom” (composizione che da il titolo al nuovo album di Gino). Quando d’un tratto ha inizio il notiziario e racconta dell’ennesimo caso di donne maltrattate o ancor peggio uccise dai partner. Lì per lì nelle nostre menti brulicavano tante perplessità, domande a cui non sapevamo dare una risposta.

A quel punto presi la chitarra e iniziai a suonare pochi accordi che dopo tempo avrebbero determinato il giro armonico di “Donne”. A distanza di qualche giorno ricevo un messaggio da Gino (Stava nascendo il featuring)dove mi accennava della sua idea. Ci incontrammo in studio e tra un caffè e l’altro nacque il brano che tratta un argomento brutale ma ahimè attuale.
Il 25/07/2018 venne rilasciato Boom: un album che vedeva coinvolto Röd non solo come chitarrista, ma anche da cantautore. E ringrazio Gino Rey per avermi regalato la possibilità di fare giustizia con poche note.

Se tu potessi scegliere con chi ameresti poter duettare?

Bella domanda ! Senza alcun dubbio: Ermal Meta. Per il suo modo di fare musica.

Ti senti più cantante, cantautore o musicista?

Considerando le mie origini artistiche…Mi reputo un musicista.

Nel salutarti ti chiedo di renderci partecipi dei tuoi futuri propositi.

Senz’altro… Nel 2019 pubblicherò un album di esordio e questo mi rende davvero entusiasta.

In “Bocca al lupo” Gabriel e spazio ai giovani talenti, con l’augurio che il successo bussi presto alla tua porta.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

Lascia un commento