Morena Gentile a Venezia80
Morena Gentile a Venezia80

Morena Gentile: nuova visione di Pasolini a Venezia

Morena Gentile, attrice e produttrice italiana, ci parla della sua nuova esperienza in quel di Venezia, in occasione della 80esima edizione della Mostra Internazionale di Cinema, con il film di cui è produttrice, “Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova”, diretto da Giancarlo Scarchilli.

Un premio meritato, quello che ha ricevuto in questi giorni Morena, da sempre dedita al suo amato lavoro.

Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Morena Gentile. Attrice, produttrice, con un progetto importante in quel di Venezia 80. Come stai?

Sono felice di poter essere qui a Venezia con un progetto che sta regalandoci tante soddisfazioni, “Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova”. Con noi ci sono gli attori, i registi ed il pubblico in sala, con i suoi applausi, a fare tutto il resto. Un incitamento utilissimo nello spronarci a continuare, a perseguire tale strada.

Quali sono, Morena, le tue sensazioni legate a questo ritorno a Venezia con un progetto importante, da produttrice?

È stato bello poter condividere il tutto con altri colleghi, bravi artisti, così come con Alessandro Sperduti, che ho avuto il piacere di ritrovare. Sono orgogliosa del lavoro svolto, di ogni singolo passo compiuto verso questo percorso.

Morena, come ebbe inizio esattamente il tuo percorso da attrice e, successivamente, da produttrice?

Ho sempre amato seguire fiction, film, sino a perseguire il primo step importante, quello di Miss Italia, con Alberto Sordi in giuria. Da lì ha preso poi il via il tutto, sino alla produzione, per cui devo grazie a Scarchilli stesso, con cui ho avuto modo di collaborare a svariati progetti. Una passeggiata a Trastevere ha rivelato tale collaborazione, portandoci all’attuale lavoro su Pasolini.

Una casa di produzione a cui tieni molto, la Mg Production, per un primo lavoro importante, “Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova”..

Esattamente! Si parla di stima professionale, di collaborazioni importanti, di riconoscimenti di cui essere fieri.

Negli anni hai preso parte a film, produzioni, degne di nota, ricevendo anche dei premi. Quale ruolo manca ancora oggi al tuo percorso?

Manca un ruolo da protagonista, come raggiungimento di un reale obiettivo, percorso, svolto in tutti questi anni. Qualcosa che, a suo modo, potrebbe portarmi a sperimentare anche ciò che posso dare, lavorativamente parlando. Un lavoro, il mio, utile anche nel progetto legato alla produzione perché mi consente di essere ancora più vicina agli attori, con le attenzioni del caso.

In passato sei anche stata dalla parte delle donne con un lavoro particolare, “Bocche inutili”. Che ricordo hai di tale esperienza e del messaggio lanciato in favore delle donne?

Mi hai riportata per un attimo a quelle sensazioni, a quel momento! Non è stato facile essere parte di quel progetto. Viverlo è stato qualcosa di emozionante, vuoi anche per via delle scenografie. Sentivi, percepivi, le difficoltà del momento, il non sentirsi donne, l’essere considerate dei numeri. Nella storia vi è una donna incinta e, come possibile, il mio personaggio cerca di supportare questa donna affinché la gravidanza possa dare i suoi frutti. Ne conservo un bellissimo ricordo, anche per via dei colleghi vissuti, delle sensazioni che ha saputo darmi. Un qualcosa che assaporiamo ancora oggi per via del fatto che esistono ancora situazioni del genere e sarebbe bello poterle stratificare, portare alla luce.

Morena Gentile sei una mamma e, in quanto tale, quali consigli, quali valori, cerchi di trasmettere a tua figlia affinché possa affrontare al meglio il futuro?

Essere genitore è complicato, davvero difficile. Amo parlare con lei, spiegarle alcune cose, darle consigli, come spesso capita, da sua richiesta. Cerco di stimolarla a parlare, a chiarire sempre ogni minimo punto di vista, portandola a ragionare, a non chiudersi. Credo sia fondamentale saper educare i propri figli.

Quanto è stato importante per te avere il giusto appoggio da parte dei tuoi genitori?

I miei genitori hanno saputo darmi completa fiducia nel percorso intrapreso. Hanno sempre avuto chiara la mia passione per questo ambito, non mi hanno mai ostacolata.

Quanta gioia c’è nel tornare nuovamente a Venezia?

Le sensazioni sono sempre diverse, forti, anche perché ogni progetto è a sé. Spero di poterci tornare, un giorno, con un lavoro da protagonista o comunque con progetti belli, capaci di dire qualcosa, di trasmettere positività, caratteristiche alla base anche della Mg Production.

A tal proposito, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico Morena Gentile?

Posso solo dirvi che produrremo una prima opera di un regista e che anche l’attore presente nel progetto sarà alla sua prima esperienza.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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