Simone Casanica per Bob & Wave
Simone Casanica per Bob & Wave

Simone Casanica: educare con “Bob & Weave”

Incontriamo nuovamente il giovane attore Simone Casanica in occasione della presentazione a Venezia80 del corto realizzato da Adelmo Togliani, “Bob & Weave”.

Un ruolo diverso dal solito per Simone, particolare e, al contempo, capace di lanciare un messaggio forte, reale, positivo.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Simone Casanica. Parlaci del ruolo interpretato nel corto ad opera di Adelmo Togliani, “Bob & Weave” e di ciò che lo caratterizza?

Un ruolo differente dal solito, difficile, per tale occasione. Interpreto un ragazzo problematico, violento, che riesce però a comprendere, attraverso alcune situazioni, gli errori compiuti, modificando il proprio essere. Una sfida che mi ha regalato sensazioni mai vissute sino ad ora, portando con sé un messaggio importante.

Viviamo, difatti, una società orientata verso una “particolare” distruzione sociale, verso il bullismo, appunto. Quale messaggio, a vostro modo, avete voluto lanciare con “Bob & Weave”?

I cellulari, purtroppo, non ci sono di aiuto per combattere il bullismo, così come tante altre tecnologie. Abbiamo vissuto tutti, bene o male, atti di bullismo, in forma pesante o meno. La salvezza, nel mio caso, è stata quella di aggrapparmi al mio sogno, alla recitazione, sorridendo del passato.

Poniamo, dunque, l’attenzione ai tuoi compagni di set e quindi ad Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero e Togliani stesso. Cosa puoi dirci a riguardo?

Ho incontrato Alessandro ad una prova di lettura e posso dirvi che è una persona magnifica, capace di metterti a proprio agio, improvvisando, mostrando qualità paragonabili a quelle di un “bambino”, per via della sua purezza d’animo. Potrei dire lo stesso di Bianca, abile professionista, con cui è stato molto bello collaborare, seppure in due ruoli completamente contrastanti. Adelmo, non ultimo, ha saputo regalarmi un ruolo bello, caratterizzato da una psicologia particolare, ricreando insieme ciò che è stato il passato del mio personaggio. Togliani, prima di essere regista, è un abile attore, capace di comprendere le necessità che richiede tale ruolo. Ha saputo giostrare il tutto con maestria, con professionalità. Gli devo tanto!

La presentazione del corto avverrà a Venezia, nell’immediato. Come ti prepari ad affrontare ciò?

Si tratta di una prima volta a Venezia e, per tale motivo, non posso che essere emozionatissimo. Un tassello che va ad unirsi a tanti altro, nulla di più edificante. Quando Adelmo mi ha annunciato tale evento sono rimasto sbalordito, senza parole. Non vedo l’ora di essere lì!

Nel tuo recente passato vi è la partecipazione alla prima serie de “Un professore”, con Gassmann e Pandolfi. Vorrei chiederti, se possibile, un ricordo del compianto regista Alessandro D’Alatri, recentemente scomparso..

La notizia della scomparsa di Alessandro mi è giunta inaspettatamente, come per tutti, con la differenza che in tale frangente non ero sul set. Ho dei ricordi bellissimi legati alla sua persona, alla sua vitalità, al modo che aveva di dirigere tutti noi sul set. Era un artista a 360 gradi.

Simone Casanica, cosa prevede il tuo futuro?

Non vi è ancora nulla di concreto al momento. Posso soltanto dirti che spero in un ruolo nuovo, fresco, capace di darmi modo di sperimentare sempre più tale mestiere.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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