Paolo Ruffini ritira il Premio Moige a Montecitorio
Paolo Ruffini ritira il Premio Moige a Montecitorio

Paolo Ruffini ritira il Premio Moige

Vi avevamo parlato sul nostro Magazine con una lunga intervista di Paolo Ruffini e dello spettacolo UP&Down, ed ecco che torna a portare a casa successi.

Paolo Ruffini ritira il Premio Moige a Montecitorio
Paolo Ruffini ritira il Premio Moige a Montecitorio

Trecento prodotti televisivi e web recensiti: 210 i programmi di qualità e con contenuti validi da vedere con tutta la famiglia, 42 i sufficienti, 48 i bocciati. Sono questi i numeri della nuova edizione della Guida critica ai programmi televisivi family friendly “Un anno di zapping… e di like 2018-2019”, curata dall’Osservatorio Media del MOIGE – Movimento Italiano Genitori, presentata a Montecitorio da Eleonora Daniele, alla presenza delle istituzioni, di direttori di rete, autori, presentatori, attori e professionisti della tv, della comunicazione e del web.

Un evento, giunto alla dodicesima edizione, che rappresenta un punto di riferimento per le famiglie, le autorità di garanzia e per chi fa televisione poiché ha l’obiettivo di monitorare e documentare l’esistenza di una tv di qualità, capace di stimolare una visione critica, di intrattenere e divertire in maniera semplice e pulita, e allo stesso tempo di evidenziare il brutto della televisione italiana, con programmi diseducativi e trash.

Tra i prodotti televisivi di qualità premiati c’è stato anche UP&Down, lo spettacolo teatrale con protagonisti Paolo Ruffini e sei attori della Compagnia Mayor Von Frinzius – cinque con Sindrome di Down, uno affetto da autismo e uno in carrozzina – registrato al Teatro Verdi di Firenze e messo in onda in prima serata su Italia1 il 25 dicembre 2018, registrando oltre un milione di telespettatori.

A ritirare il premio nella splendida cornice della Sala della Regina all’interno della Camera dei Deputati è stato Paolo Ruffini, ideatore e produttore di questo spettacolo che durante il suo primo tour nazionale ha raccolto uno straordinario successo caratterizzato da 50 repliche andate in scena in 42 teatri, con un totale di 38 sold out e oltre 45mila biglietti venduti.

UP&Down è diventato poi un vero e proprio progetto cross mediale, da cui hanno preso vita la pellicola cinematografica UP&Down – Un film normale – le cui immagini sono state girate nel corso del tour nei teatri di tutta Italia e che nel 2018 ha ricevuto il Premio Kinèo con Miglior Documentario per il Sociale all’interno della 75a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e una menzione speciale per il sociale sia ai Nastri d’Argento che alla rassegna Alice nella Città – Festa del Cinema di Roma – ed anche il libro edito da Mondadori La Sindrome di UP. La felicità insegnata da persone con Sindrome di Down.

All’attore e regista livornese, accompagnato da Alessandro Usai per Colorado Film e da Angela Ramaccioni per Mediaset, è stata consegnata una scultura dell’artista Alberto Ruggieri, simbolo dello sforzo riuscito di una televisione che sa conciliare gli obiettivi di share con la qualità del prodotto e la necessità di intrattenimento, con toni e contenuti adatti alla visione familiare.

Un prestigioso riconoscimento, dunque, rivolto ai produttori Non c’è Problema – che cura anche la produzione artistica dello spettacolo teatrale in tour nei maggiori teatri italiani – e Colorado Film, con la motivazione “lo show è un unicum nel suo genere perché sul palco, insieme a Paolo Ruffini, recitano sei attori diversamente abili, la maggior parte dei quali affetti da Sindrome di Down. Si può dire, senza dubbio, che a fare spettacolo ci pensano proprio loro, ognuno con un ruolo preciso che corrisponde a uno specifico talento. Ruffini dal canto suo si pone nei loro confronti come se non avessero alcun tipo di handicap o disabilità, incassando anche le loro prese in giro e frequenti sfottò.

E’ proprio questo il fattore che rende speciale lo spettacolo, che lo showman toscano ha fortemente voluto: far capire che la disabilità non è un problema né tantomeno una condizione di inferiorità come molti pensano. Anzi, è una risorsa da valorizzare: uguali come dignità, unici e necessari ognuno con la sua specificità. Ruffini denota anche grande sensibilità nei monologhi, in cui sottolinea con forza la necessità di ripartire da valori fondamentali, come la bontà, per costruire un futuro migliore”.

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Redazione Giornalistica

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