Violante Placido
Violante Placido

Violante Placido: attraverso la musica tutto prende senso

Attrice, musicista, cantante e tanto di più, Violante Placido che, in questa nostra intervista, ci parlerà del premio Donne nel Cinema, che avrà modo di ritirare al Caltagirone Short FilmFest.

Da sempre determinata, poliedrica, vogliosa di esperienze sempre diverse, Violante ci parla anche del suo amore per la musica, da sempre sua compagna di vita.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Violante Placido. In occasione della II edizione del Caltagirone Short FilmFest, riceverai il Premio Donne nel Cinema. Quali sensazioni sono legate a tale riconoscimento e come vivi questa assegnazione?

Sono felice di poter ricevere tale premio. I riconoscimenti fanno sempre piacere, vuol dire che il percorso che fai arriva al pubblico, in una sorta di scambio circolare in cui noi attori viviamo il nostro lavoro con passione, si, ma anche con la voglia di emozionare, di condividere qualcosa con il pubblico. Caltagirone, inoltre, è una terra meravigliosa, mai vista prima d’ora, e sono contenta di poterla conoscere. Una parte di Sicilia a me ignota, caratterizzata dalle sue bellissime ceramiche, in un paese stupendo come il nostro. Una situazione che mi consentirà di ritrovare degli amici e di fare anche delle nuove conoscenze.

Violante Placido sei apprezzatissima ovunque, in Italia come all’Estero. Ti saresti mai aspettata, da ragazza, di poter realizzare così tanto a livello recitativo, personale?

Non sono una persona abituata a sedersi sugli allori (ride), vivo proiettata sempre in avanti, senza percezione alcuna legata a ciò. Sono sempre alla ricerca di nuove sfide, in un mettermi in gioco repentino, voluto.

Probabilmente era tutto già insito nel tuo DNA, grazie al fatto di appartenere una famiglia di artisti, di abili attori..

A questo credo poco! DNA o meno, fare l’attore o chissà cosa in ambito artistico è qualcosa di talmente personale da non essere automatico. Bisogna avere qualcosa da dire, da condividere, mettendosi in discussione, cosa non affatto scontata.

Violante, doveva andare proprio così oppure pensi che manchi qualcosa a questo tuo percorso?

Sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Questo nostro percorso è un continuo evolversi, un non arrivare mai, a mio parere.

Nel tuo vissuto vi è un altro grande amore, quello per la musica. Come ha preso vita tutto ciò?

Un sogno che vivo da sempre, da quando ero bambina. Ho deciso di trasformare il tutto in realtà, poi, con gli anni, perché nonostante fosse una grande passione, non sempre mi sono sentita adatta a ciò. Verso i ventitré anni, in seguito ad un incontro, ho deciso di avvicinarmi a tale ambito. Potrei dire che devo tanto anche all’amore, ecco.

Due anime che convivono in te alla perfezione…

Le nutro entrambe, sicuramente. Quest’anno, al di là di questo riconoscimento per il cinema, vi saranno due film in uscita. Uno è il sequel de “Improvvisamente Natale”, commedia che ha riscosso successo con Diego Abatantuono, e poi ho preso parte anche ad un film con un regista brasiliano, in cui interpreto una Dark Lady.

Avremo anche modo di saperti in giro per diffondere la tua musica, prossimamente?

Si, a novembre avrà inizio “1984”, di George Orwell, emozionata di portarlo in scena, cosa mai accaduta prima. Proprio in questo momento, invece, sono in partenza per un concerto a Milano, pronta a suonare i miei due album, e poi ho preso parte ad un Featuring con una band, di cui il leader è Francesco Forni.

Violante Placido
Violante Placido

Cosa ti porta a realizzare sempre nuove canzoni e melodie?

La musica tende a mettermi profondamente in ascolto con me stessa. Forse è questo il motivo principale per cui la amo. Viviamo in un mondo che ci porta in continuazione a perdere il contatto con noi stessi ed i nostri bisogni più profondi. La musica tende a ristabilire ogni equilibrio, permettendomi di stare al passo con ciò che, di giorno in giorno, tendo a diventare. Trasforma ogni cosa in bello, dando voce a ciò che sento, che sia destabilizzante o meno.

Hai avuto dei punti di riferimento in ambito musicale?

Ciò che faccio è dovuto al risultato di ciò che ho avuto modo di assorbire attraverso generi diversi. Passo dalla ballad dal sapore americano a brani oscuri legati all’elettronica. Ho vissuto un ultimo live, recentemente, quello di Lana Del Rey e trovo sia bravissima.

Chi è Violante Placido nel quotidiano?

Sono una persona come le altre, alle prese con tante cose da incastrare, che si tratti di lavoro o di gestire le proprie responsabilità quotidiane. Di bello vi è il fare la mamma, portare mio figlio con me per fargli comprendere ciò che faccio, presentandogli a pieno il mio mondo, come se fosse la mia mascotte. Per il resto, sono molto casalinga. Amo stare in famiglia, a cena con gli amici, in piena intimità.

In un mondo sempre più allo sbando, caratterizzato da tanto disordine, quali consigli senti di dare a tuo figlio affinché possa affrontarlo al meglio?

Cerco di infondergli tanta autostima e il rispetto per gli altri, prima di tutto. In casa, inoltre, viene sempre coinvolto nei nostri discorsi, anche per poter comprendere la sua opinione. Siamo portati a fargli conoscere anche ciò che accade nel mondo, cercando però di proteggerlo da notizie molto violente. I bambini sono sensibili, non vanno spaventati.

Il lockdown vissuto quali consapevolezze ha apportato al vissuto di Violante Placido?

Viviamo una società che va a mille e forse, soltanto adesso, abbiamo compreso di dover compiere un passo indietro cominciando a far meno finta di non vedere. Dovremmo renderci conto di quanto sia importante tenere al nostro pianeta, goderne di più, con una diversa armonia.

Ecco uno dei nostri incontri con Violante Placido:

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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