La Gazzetta dello Spettacolo Il Quotidiano di Notizie sullo ShowBiz
Oggi incontriamo Luca Maria Vannuccini, talentuoso attore classe 2001, che a breve vedremo nella nuova serie giovane di Sky, “Un’estate fa”.
Tra sport e recitazione, ecco cosa ci racconta!
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo a Luca Maria Vannuccini. Dal 6 ottobre ti vedremo nella nuova serie Sky “Un’estate fa”. Cosa puoi raccontarci del tuo personaggio?
Grazie a voi. Sicuramente un ragazzo con molta voglia di vivere e soprattutto in quell’estate vuole farlo più che mai in questo senso lo porta ad essere sempre al massimo, non è sempre stato così e non è detto che lo sarà anche in futuro.
Nella tua vita due passioni importanti: lo sport (il canottaggio) e la recitazione. Come hai fatto convivere le due passioni e poi quale è stato lo stimolo che ti ha reso più vicino ad una delle due discipline?
All’inizio è stato facile fare entrambe le cose perché nessuna delle due era ad un livello molto alto però, quando il canottaggio è iniziato a diventare molto presente facendo anche due allenamenti al giorno ho deciso che avrei dovuto investire il mio tempo in quello che preferivo che era appunto recitare.
La recitazione quindi è il tuo futuro e lo stai facendo in maniera fruttuosa. Nel tuo passato “Quando” (diretto da Walter Veltroni, con Neri Marcorè e Valeria Solarino) e “Anni da cani”. Cosa porti nel cuore di queste due esperienze?
Ogni esperienza diversa dall’altra ed ognuna ha qualcosa di importante. Nel cuore mi porto sicuramente le persone, per il resto è passato un po’ di tempo da quei progetti e una volta finiti tendo a distaccarmici.
Un argomento molto trattato dai GenZ (vista la tua giovane età). Cosa pensi che i social diano al mondo del cinema e cosa invece tolgono al talento?
Penso che i social potenzialmente possono essere un ottimo strumento di informazione ma per svariate ragioni questo non accade l’argomento è denso e credo che non si possa riassumere in poche parole.
Nel futuro di Luca Maria Vannuccini c’è…
Per adesso devo finire un quadro (ndr sorride).
