Francesca Ghezzani
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Fatti e storie da raccontare, torna Francesca Ghezzani

Giunta alla sua quarta edizione, è ripartita la trasmissione del martedì mattina Fatti e storie da raccontare in onda sul canale 810 di SKY Well Tv e ne parliamo con la giornalista Francesca Ghezzani che ha ideato e condotto il programma fin dalla prima puntata.

Francesca Ghezzani, sono ormai quattro anni che, ogni settimana, tieni compagnia a chi ti segue fedelmente. Si può affermare che sei al timone di una trasmissione partita pochi mesi prima dello scoppiare della pandemia e che è riuscita a sopravviverle?

Grazie, innanzitutto, per questo spazio. Sì, è effettivamente così: la prima puntata è andata in onda il 3 dicembre del 2019, in tempi non sospetti, e di lì a poco sarebbero uscite le prime notizie sul virus. La scelta editoriale fu quella di non fermare il programma e di fornire contenuti comunque nuovi realizzando interviste a distanza, ognuno dal proprio domicilio, confezionando poi in post produzione le puntate. Questo fino agli inizi di giugno, quando iniziammo a trasmettere di nuovo in diretta dagli studi televisivi, optando il più possibile per collegamenti esterni e allargando, così, la platea di ospiti all’ambito non solo nazionale.

Il format ha lo stesso taglio delle scorse stagioni?

Sì, squadra che vince non si cambia, anche se ho proposto agli editori di renderlo più smart, con collegamenti di durata inferiore e un’ora di diretta anziché due a settimana. Ciò non andrà a discapito della qualità degli ospiti e degli argomenti trattati che vedranno al centro sempre cultura, arte e spettacolo, attualità, approfondimenti, salute, questioni sociali e ambientali, nuove tendenze, mondo del lavoro, economia e molto altro, ma con un taglio più veloce. Riconfermate le rubriche realizzate in esterna.

Come scegli le storie da raccontare?

Una domanda ricorrente, a cui rispondo riportando letteralmente quanto affermai tempo fa quando a me e ad altri colleghi con cui portiamo avanti il giornalismo costruttivo fu posto lo stesso interrogativo.

È sempre affascinante il momento in cui mi accingo a scegliere una storia da raccontare, a cui dare voce. Inizialmente mi metto in ascolto della realtà che ci circonda, di quello di cui penso possano aver bisogno coloro che sono dall’altra parte, di me stessa e della mia curiosità. Individuati questi punti, avvio la fase di ricerca vera e propria per trovare chi possa raccontarla nel migliore dei modi, affinché sia utile e costruttiva per chi la accoglie. Vorrei sempre che tra chi narra, chi ascolta e me, punto di congiunzione in quel momento, si instaurasse un vortice di empatia: oltre ad avere qualcosa di magico, questo apre le porte alla comprensione e al confronto, anche laddove emergessero punti di vista divergenti. Altre volte, invece, sono le storie che vengono da me, non devo cercarle, mi raggiungono e, allora, basta essere capaci di entrare in connessione”.

Riponi ancora molta fiducia nel giornalismo?

Se non fosse così cambierei mestiere. Credo che per esercitare la nostra professione sia necessario sentirne la vocazione e avvertire un forte senso di responsabilità verso chi ci legge, guarda o ascolta, consapevoli di poter fare la differenza nella vita delle persone grazie alla propria narrazione. Siamo bombardati da continue notizie, peraltro neppure sempre vere. Ritengo che la vera sfida sia quindi non limitarsi a quanto propone il mainstream e impegnarsi, invece, a cercare di intercettare risposte nuove e concrete alle problematiche della nostra società. Questo è ciò che intendo per narrazione costruttiva.

E della TV cosa pensi?

Quando leggo pareri altrui sulla tv mi accorgo che spesso l’opinione pubblica si divide tra chi la disdegna e si vanta di non possederne neanche una e chi osanna i personaggi televisivi innalzandoli a vere e proprie divinità. Personalmente amo il giornalismo televisivo, la vita di redazione, la regia – senza la quale nulla sarebbe possibile – perché mi permettono di entrare in punta di piedi nelle case delle persone, sperando in quel vortice di empatia di cui parlavo prima, ma soprattutto sostengo che si possa scegliere tra i tanti canali e i relativi palinsesti che l’offerta televisiva propone. Oggigiorno ce n’è davvero per tutti i gusti e si fa presto a cambiare canale.

Francesca Ghezzani quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Oltre a Fatti e storie da raccontare mi è stato proposto di condurre un nuovo programma, ma per il momento posso solo dire che dovremmo andare in produzione in autunno per poi partire ad anno nuovo con la messa in onda. Intanto, vi aspetto con l’entusiasmo di sempre ogni martedì mattina, alle 10.30, in diretta sul canale Well Tv SKY 810.

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