Lunetta Savino in Non farmi perdere tempo. Foto di Salvatore Pastore
Lunetta Savino in Non farmi perdere tempo. Foto di Salvatore Pastore

Non farmi perdere tempo, Lunetta Savino al Positano Teatro Festival

Andrà in scena venerdì 2 agosto, all’Anfiteatro di Piazza Dei Racconti per il Positano Teatro Festival una delle attrici più amate e seguite dal pubblico, Lunetta Savino, che interpreterà il dissacrante e profondo monologo di Massimo Andrei: Non farmi perdere tempo.

Lunetta Savino in Non farmi perdere tempo. Foto di Salvatore Pastore
Lunetta Savino in Non farmi perdere tempo. Foto di Salvatore Pastore

Tina ha ventisette anni, ma ne dimostra sessanta. È una donna comune, colpita dal destino, ma non si arrenderà mai. Ha individuato il tempo a sua disposizione come risorsa-energia-fortuna-possibilità e se n’è impadronita produttivamente: lo ha conquistato. Ad un certo punto della sua vita, sollecitata da un evento, decide di affrontare e concludere molte delle faccende ordinarie e straordinarie, delle aspirazioni e passioni che ha sopportato, aspettato o rimandato per molto tempo. Siano esse familiari, d’amore, di lavoro o di divertimento, vanno affrontate adesso. Il tempo stringe. Come il pirandelliano protagonista de L’uomo dal fiore in bocca si rifugia nell’ immaginazione, così Tina si rifugia nella grande medicina che è la fantasia, pur non perdendo mai di vista il concreto.

Lunetta Savino, attrice prismatica, è la giovane Tina, invecchiata per una rara patologia, che dimostra ai personaggi cui si rivolge che gli eventi tristi spesso hanno un’altra chiave di lettura: quella buffa. Nonostante si passi continuamente dalla casa alle scale del palazzo, dalla strada a uno studio medico, lo spazio scenico praticato resta stretto e circoscritto come la vita di Tina, ma qualcosa lo rende ampio come la sua anima.

La giovane donna si rifugia nella accelerata (e per questo buffa) voglia di concretizzare i suoi progetti. E in ultimo decidere anche la propria sorte. La vita è preziosa, ma per qualcuno talvolta diventa preziosa anche la morte.

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