Altro Giro! Altra corsa! è il titolo dello spettacolo di Eduardo Tartaglia che debutterà per la prima volta il 27 e 28 giugno, ore 21, nel Giardino paesaggistico di Porta Miano – a Capodimonte – nell’ambito del Campania Teatro Festival.
Ormai sono passati due anni da quando il mondo così come lo conoscevamo è stato stravolto dall’improvvisa e violenta ondata di Covid-19! Da allora cosa è cambiato nelle nostre coscienze, nel nostro modo di affrontare e soppesare la vita e i suoi imprevedibili risvolti?
Ed in scena in Altro Giro! Altra corsa!, tra glia altri, anche Salvatore D’Onofrio nei panni Segundo, uomo di profonda spiritualità e sindaco di una remota isola fluttuante nel lago Titicaca, dove i giorni sono scanditi da dinamiche e priorità ben diverse da ciò che determina il nostro incedere nel mondo Occidentale.
È a lui che è affidato il compito di traghettare fisicamente Isidoro Di Tacco, noto procuratore di calciatori, tra le lande sperdute dell’arcipelago peruviano. Ma soprattutto, tocca a lui il compito di scuotere gli animi degli “stranieri”.
L’italiano Isidoro è infatti dall’altra parte del mondo per assicurarsi lo straordinario talento del poco più che quindicenne Gerardo Pedro, appartenente alla fiera Tribù degli Uros, discendenti dalla nobilissima stirpe degli antichi Inca, già valutato 40 milioni di euro!
Ma fa appena in tempo ad approdare sull’isola, conoscere Fiorella Cuttone, imprenditrice di San Giuseppe Vesuviano, quando il covid blocca i due italiani lontano da casa e dalle loro routine.
A Segundo è affidato il compito spirituale di destare gli animi di questi due italiani che si ritrovano bloccati dal covid in un luogo fuori dal mondo.
Segundo (Salvatore D’Onofrio) smuove in loro delle riflessioni importanti su ciò che è stato e ciò che sarà. Il tutto si svolge con i tempi e nei toni leggeri della commedia; lo stesso Segundo è un peruviano sui generis, nelle movenze e nel suo stravagante accento spagnolo.
“Il mio personaggio è un deus ex machina – spiega Salvatore D’Onofrio – capace di stravolgere il punto di vista, la visione d’assieme di chi è partito per tornare ma poi è rimasto per necessità”.