Da un reality al web, ecco Alessandro De Bari
Paliamo oggi di Alessandro De Bari. Pugliese doc e dotato di sani principi, dopo una sua brillante partecipazione al reality condotto e ideato dalla manager dei vip Manila Gorio – denominato “Il fidanzato ideale” Ale, come ama farsi chiamare in segno di lampante affetto da familiari e amici, non esclude la sua partecipazione a programmi del genere.
E intanto si cimenta nelle vesti di blogger…
Alessandro, presentati ai nostri lettori con pregi, vizi e virtù…
Ciao a tutti! Mi chiamo Alessandro e ho appena compiuto 21 anni. Sono qui per parlare un po’ di me, non vi aspettate chissà quali grandi cose, eh! Diciamo che sono un ragazzo semplice, solare e che ama parlare molto con la gente; infatti dove vivo rappresento un punto di riferimento per molti. Questa è una piccola dote che avevo fin da bambino, riuscire ad ascoltare e stare accanto un po’ a tutti, dal ragazzo fino alla persona adulta. Molti mi dicono che ho qualcosa che ispira fiducia e che attrae, sarà forse la mia personalità che mi porta a stare a contatto con la gente, a sentirmi a mio agio quando sono con loro. Queste sono alcune mie virtù e alcuni miei pregi, sono un essere umano e in quanto tale anch’io ho dei vizi, uno dei tanti, sarà strano ma è così, è collegato alla mia personalità, perché se è vero che amo star accanto alla gente, è anche vero che spesso rimango deluso, la gente entra ed esce dalla mia vita in un batter d’occhio come se attraversassero una porta, ma non si rendono conto che quella porta è il mio cuore e come si sa il vizio è un’abitudine umana negativa, che spinge l’individuo ad un comportamento nocivo normalmente ripetitivo, ma questo terminerà quando troveranno la porta del mio cuore chiusa!
Sei di Bari, che rapporto hai con la tua città?
Bari è una città stupenda, e come tutte le città del mondo possiamo trovare persone buone e altre cattive, ma non bisogna farsi scoraggiare da questo. Della mia città amo i suoi luoghi più significativi e soprattutto più belli, il castello Svevo, il teatro Margherita, il Petruzzelli, solo per citarne alcuni. Amo e vivo la quotidianità che la mia città mi offre. Bari come sappiamo è il capoluogo di una delle regioni più belle d’Italia, la Puglia. Puglia centro di turismo negli ultimi anni, offre ambienti naturali che difficilmente si possono trovare in Italia, le coste del Salento, il Gargano, il cibo. Insomma, amo la mia terra!
Tempo fa hai partecipato a un bel reality ideato e condotto dalla pugliese Manila Gorio, ce ne vuoi parlare?
“Il Fidanzato Ideale”- questo è il nome del reality al quale ho partecipato- è stata un’esperienza davvero unica ed emozionante in parte; sentirsi al centro dell’attenzione, fari, luci, e telecamere puntati su di te, mi sentivo al centro del mondo, e non c’è sensazione più bella nel sentirsi soddisfatti e nel vedersi in televisione, vincere la pura di qualcosa di nuovo, come parlare davanti ad una telecamera o cercare di corteggiare una showgirl, obiettivo vero del reality. Vi erano circa una decina di prove da superare, si iniziava dalla presentazione personale per poi arrivare a parlare della propria idea di corteggiamento, fino a invitarla a cena, invitarla ad un’uscita, insomma a conoscerla al meglio e poi arrivare in finale per essere decretato- per l’appunto- “il fidanzato ideale”.
Ti piacerebbe ripetere tale esperienza, magari in un altro reality?
Sì, mi piacerebbe partecipare dal momento che sono esperienze che si segnano e ci insegnano.
Mesi fa si è parlato di una tua somiglianza fisica con l’ex tronista di ” Uomini e Donne” Tommaso Scale. Ma tu ci parteciperesti a tale programma?
Sinceramente ci andrei così come non ci andrei. Ci andrei perché vale lo stesso e identico discorso di prima, le telecamere, le luci, i confronti e gli scontri sono cose che mi piacciono è vero, però diventare famoso non è il mio primo obiettivo di vita!
Ti vedresti meglio nelle vesti di tronista o corteggiatore?
Sicuramente parteciperei come corteggiatore, perché a essere sincero mi piace più corteggiare, ma qualche volta vorrei poter trovarmi dall’altra parte, a essere corteggiato, vedere che qualcuno perda la testa per capirmi, per vedere come sono fatto, per studiarmi insomma; per trovare i miei pregi e miei difetti e saperli accettare, insomma per una volta vorrei sentirmi importante per qualcuno, e credo che non ci sia sensazione più bella nel vedere una persona che ti corra dietro e che vorrebbe a tutti i costi che tu fossi sua!
Sincero: credi che veramente si possa trovare l’ amore in TV?
Credo che l’amore si possa trovare in qualsiasi luogo del pianeta, studio televisivo, scuola, università, quando c’è attrazione fisica e mentale tra due persone non c’è luogo o circostanza, come quella televisiva, che possa dividerli. E’ il bello dell’amore. Essere se stessi sempre e ovunque è l’ingrediente principale, non si può corteggiare in un modo e poi vivere la storia in un altro, sarebbe da falsi questo, e io non lo sono, non per questo sono un ragazzo dolce, mi piace corteggiare la ragazza pian piano, con cose semplici ma fatte con il cuore, perché le cose fatte con il cuore sono le più belle e rimangono impresse nei ricordi di una persona; vivere giorno dopo giorno e continuare a corteggiare sempre la nostra metà. Con gesti semplici e sinceri si può creare qualcosa di davvero grande come un amore, perché in fondo noi siamo i registi della nostra vita e solo noi possiamo decidere come andranno le scene, per cui ci sono baci che vanno dati, persone che vanno abbracciate, parole che vanno dette, follie che vanno fatte.
Abbiamo parlato del Piccolo Schermo ma non del Grande Schermo… Che ne pensi di quest’ ultimo? E’ un universo che ti affascina?
Il cinema sì, diciamo che il mondo dello spettacolo è la punta dell’iceberg, la figura dell’attore è molto carina, recitare davanti ad una telecamera, trasmettere qualcosa di mio agli altri, perché compito di un bravo attore è proprio quello di riuscire a trasmettere un qualcosa, non per questo i bravi attori riescono ad immedesimarsi in più parti, e fanno credere che il loro personaggio sia reale, per questo deve fare l’attore riuscire a rendere il più reale possibile il personaggio da lui interpretato.
Chi ti senti di considerare dei punti di riferimento in tale campo?
Parlare di punti di riferimento nel mondo del cinema mi sembra tanto, ma qui vi sono davvero tantissimi attori che riescono ad attrarre la mia attenzione, partendo da uno italiano non posso non citare Biagio Izzo, partito come comico per poi ascendere nel mondo cinematografico, impossibile non ricordare alcuni film come “ Merry Christmas “ e quel famoso suo “ Michela “ oppure “ Natale a quattro zampe “, “ Natale in India e sul Nilo “, insomma è nato come comico per poi diventare attore ma basta solo vederlo in volto e come si muove per iniziare a sorridere, e questo è importantissimo perché un bravo attore deve saper usare anche il linguaggio del corpo per riuscire a trasmettere qualcosa, in questo caso, trasmettere gioia e divertimento. Passo ora ad un attore straniero, unico nel suo genere e che io ammiro con tutto me stesso, parlo di Robert Downey JR, e credo che il nome dica tutto, interpreta i suoi personaggi in una maniera unica , ne cito solo alcuni, Tony Stark e Sherlock Holmes.
E nella vita in generale?
Nella vita in generale i miei punti di riferimento sono i miei genitori, unici nel loro genere, non mi hanno mai fatto mancare nulla, potrei scrivere davvero tanto su di loro ma credo che attraverso un’unica parola possa riuscire a descriverli, Amore, questa è la parola che mi viene da utilizzare quando penso a loro, un amore che non conosce limiti quello che intercorre tra i genitori e i figli, quello che intercorre tra me e loro, un amore vecchio di ben ventidue anni. Con il passare degli anni sono cresciuto, e ho alternato momenti di testardaggine a momenti in cui ero docile, momenti in cui ero condizionato da ciò che di negativo poteva succedere a scuola o con gli amici, a momenti in cui riuscivo ad essere me stesso, momenti in cui mi sentivo solo contro il mondo, e momenti in cui mi sentivo al centro del mondo ma nonostante tutti questi momenti loro sono stati sempre presenti, come lo sono tutt’ora, e sono il dono più prezioso della vita, vita che non può essere sempre tutta rose e fiori, come si usa dire, ma se si vive in una famiglia dove ci si sente amati, anche i giorni più bui faranno spazio al sole.
Accanto ai miei genitori vi sono alcuni amici, ora come ora direi di avere più conoscenti che amici, e vi è molta differenza dall’essere conoscente all’essere amico, e quei pochi amici o amiche che mi ritrovo in questo momento della mia vita , sono amici di vecchia data, oppure persone che conosco da poco con le quali si è instaurato un rapporto così forte tanto da capirci mediante degli sguardi, e credo che questo capirsi sia dettato dal fatto che quando due persone si vogliono davvero bene, tutto è possibile, anche capirsi senza parlare, è vero ho detto che in questo momento della mia vita ho più conoscenti che amici, ma mi tengo stretti quei pochi che ho e che sono un secondo punto di riferimento per me, non posso anche non parlare del prete della parrocchia che frequento, perché dovete sapere che sono un animatore presso l’Oratorio Centro Giovanile di Bari, e quindi sono in continuo contatto con i ragazzi, i quali riescono a rallegrarti la giornata con un semplice sorriso, per cui un grazie va anche a lui. E… posso aggiungere ancora una cosa?
Prego…
Se sono quello che sono oggi è perché i miei genitori mio hanno insegnato ad avere dei valori e dei sogni ai quali credere.
E ora quali saranno i tuoi prossimi impegni e/o progetti?
Mi piacerebbe diventare un giorno blogger, perché al momento tra l’università e altri impegni riesco a scrivere poche volte al mese. Questa decisione di scrivere e parlare di temi sociali, della quotidianità è nata forse non tanto come un gioco, ma con la fermezza di parlare di questi temi con i miei coetanei utilizzando i social network. Oggi come sappiamo i social network stanno scalzando le varie forme di giornalismo, e i ragazzi passano più ore sul pc piuttosto che nel sfogliare un libro, un giornale, questo porta da un lato ad essere estranei a quanto accade nel mondo e dall’altro potrebbe consentirmi di essere più vicino a loro, perché un link che rimando ad un tema sull’immigrazione trovato su internet coinvolge maggiormente rispetto ad un libro o ad un telegiornale. Questo è possibile proprio perché i ragazzi di oggi vivono la loro vita sui social, e io vorrei sfruttare questo momento per far conoscere loro alcuni aspetti della quotidianità. In giro assistiamo a molte forme d’ ignoranza dettata dal fatto che non ci si vuole informare e non si vuol perdere tempo a far ricerche su internet, ecco perché l’idea di aprire un blog in futuro, e in attesa pubblico su alcuni portali.