Negrita a SuperMax

I Negrita parlano di “9” a SuperMax

Negrita a SuperMax

Il 27 maggio la band Negrita, sicuramente gruppo di spicco nel panorama rock italico, ha fatto la sua comparsa nel programma Rai 2 SuperMax. Il programma, condotto con brio estremo dal bravo compagnone Max Giusti e dalla spumeggiante Gioia Marzocchi, li ha visti musicisti e conversatori disinvolti.

Come già noto, il 24 marzo è uscito “9”, il loro recentissimo album di inediti. Durante la trasmissione, Max Giusti ha voluto, con la sua solita attitudine comica, sciogliere l’oracolo del titolo del cd made in Negrita. Insomma, senza sminuirne l’importanza, i ragazzi del combo italiano hanno risposto seraficamente che dietro il numero “9” del titolo, non c’è alcun segreto… numerologico. La numerologia non c’entra alcunché: semplicemente “9” è il loro nono album. Punto. D’altra parte, seguono in questo, esempi di artisti internazionali che hanno usato semplici numeri per definire i loro lavori, due su tutti: Led Zeppelin e Toto. Pau e compagni hanno segnalato che, già dal 27 febbraio in radio come apripista, il singolo “Il gioco” sta ottenendo un ottimo riscontro di ascolti.

Per questo disco, i Negrita, si sono allontanati dall’Italia: diversamente da molti loro colleghi che prediligono l’America, essi si sono recati nel nord Europa, precisamente in Irlanda. D’altra parte l’Irlanda è terra di nomi e mostri sacri della musica mondiale: Irlanda, per esempio, fa rima con Bono Vox e i suoi U2. Come direbbe qualcuno, pezzi da novanta.  Comunque, la citata America, è frequentata anche dai Negrita. Anche se, ad onor del vero e come riferito dal cantautore Mimmo Parisi – ammiratore di questa band originale – bisogna precisare che l’America per la quale simpatizzano i nostri, risulta essere quella del sud. D’altronde, tracce di questa loro propensione la si può riscontrare nelle sonorità e nei testi che, ormai da tempo, sono pregni di America latina.

Proprio da Max Giusti, tra un sorriso e un bon mot, i Negrita hanno riferito che, tutto sommato l’ambiente residenziale annesso allo studio di registrazione Grouse Lodge, nella contea irlandese del Westmeath, somigliava molto a quello che di solito frequentano in Italia. Infatti in patria la band compone e lavora prettamente nel loro studio ambientato nella campagna: Pau, il singer, ha detto che le galline irlandesi che razzolavano intorno riuscivano, con la loro presenza, a mitigare il senso di lontananza dall’Italia.

“9” contiene 13 brani: “Il gioco”, “Poser”, “Mondo politico”, “Que será, será”, “Se sei l’amore”, “1989”, “Ritmo umano” (Feat. Ted Neeley), “Il nostro tempo è adesso”, “Baby I’m in love”, “Niente è per caso”, “L’eutanasia del fine settimana”, “Vola via con me” e “Non è colpa tua” (feat. Shel Shapiro).

Pau e Mac sono i fondatori della band, il terzo è Drigo che ha presentato il lavoro così: “I nostri dischi precedenti nascono all’insegna di viaggi importanti…” e, in riferimento proprio a quello che si accennava prima, in riguardo alle loro simpatie culturali, ha continuato “… Questi viaggi ci hanno sempre portato in Paesi e territori alternativi rispetto alla scena rock: Brasile, Argentina, Spagna. Qui al Grouse Lodge si respira l’aria e l’atmosfera che permeava i dischi che abbiamo ascoltato nell’adolescenza. Qui siamo effettivamente nel cuore del Rock”.

I Negrita sono attualmente in tour, partito il 10 aprile, e toccheranno i maggiori palasport italiani.

Massimo Albertini, blogger

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