Rivista patinata

Fotografi, stylist, brand emergenti? Ecco come attirare l’attenzione di una rivista patinata!

Adele Tessitore

Adele Tessitore
Adele Tessitore

Stilista, fashion stylist e art director. Ha lavorato con Silvian Heach, Byblos bimbo, Lizalù. Costumista e stylist per diversi video-clip musicali.

Come nascono i look che finiscono per attirare l’attenzione della stampa?

Gli abiti sono la parte fondamentale di un editoriale di moda. Prima che il fotografo scatti c’è il nostro lavoro, un lavoro fatto di sensibilità estetica, intuito e creatività. Si parte sempre da lunghe ricerche per trovare brand che abbiano creato capi che si avvicinino il più possibile al mood richiesto. L’occhio è fisso sulla tendenza, ma l’idea è quella di provare a ribaltarla, infrangere le regole nel tentativo di dare carattere al risultato finale, nel rispetto delle direttive da seguire.

I brand emergenti possono collaborare ai tuoi editoriali?

Assolutamente sì, gli emergenti hanno sempre qualcosa di innovativo da comunicare e una visione creativa fuori dagli schemi, bisogna essere tenaci e non avere paura di chiedere.

A chi sta per iniziare che consigli puoi dare?

Una buona lettera di presentazione non basta. Se desideri lavorare nel settore editoriale, è bene che ti attivi per accendere un dialogo con fotografi già affermati che possano dare risalto al tuo nome. Apriti alle collaborazioni, visita i set e studia le riviste. Anche affiancare uno stylist è un’ottima idea, proponendosi come assistente. Rubare con gli occhi, fare esperienze con persone non alla pari, ma già su un gradino più alto è il miglior modo per apprendere. E poi, da cosa nasce cosa, sono molti gli stylist che affidano ai loro assistenti i lavori che non riescono a seguire!

Su Daniela Iavolato

Appassionata di comunicazione e digital, mi occupo di ambiente e green.

Lascia un commento