Vanessa Contucci. Foto di Andrea Ciccale
Vanessa Contucci. Foto di Andrea Ciccale

Vanessa Contucci: una fortuna incontrare questo mestiere

Vanessa Contucci è nel cast di “Il meglio di te”, film ad opera di Fabrizio Maria Cortese. Una ragazza forte e al contempo caratterizzata da tante fragilità.

Una ragazza pronta a vivere tutte le esperienze che la vita potrà regalarle…

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Vanessa Contucci. “Il meglio di te” ti vede tra i suoi protagonisti, una pellicola d’esordio importante. Quanta emozione c’è nel prendere parte ad un primo progetto?

Il momento che ha preceduto il film mi ha portata a realizzare un focus importante, proprio perché si trattava di un primo lavoro di tale livello. Tanti incontri, prove, sino al momento in cui il personaggio si è venuto a delineare. Ho seguito i consigli di Beatrice Pelliccia, che ha studiato in America, ed oggi segue attori emergenti. È riuscita a dare una certa tridimensionalità ai personaggi, consentendomi di dare delle radici più forti al tutto. Un lavoro meticoloso, quello effettuato sulla mia Veronica, una pittrice, che mi ha portato a focalizzare questo ruolo anche nel quotidiano, comprando il necessario per affrontare questo ruolo. Un personaggio, tra l’altro, che vive un rapporto con un’altra donna. Penso ne sia venuto fuori qualcosa di vero anche perché in molti, all’anteprima, hanno pensato che tra noi ci fosse una relazione. Un punto in più a nostro favore.

Cos’altro ti ha concesso di poter dare il massimo in questa esperienza?

Sicuramente il lavoro sulla mia introspettività, su tutto ciò che ho vissuto nella vita.

Posso, appunto, chiederti chi è Vanessa?

Sono una ragazza da un percorso non lineare. Sono figlia di un cameriere ed una mamma ex commessa, senza figure vicine all’ambito dello spettacolo. È stato, difatti, difficile credere, per tali motivi, di potermi addentrare in questo ambiente. Ho avuto la fortuna, a vent’anni, di imbattermi in un provino in un periodo in cui non vivevo un bellissimo momento.. Ero in un giro difficile e su mia mamma incombevano i primi segnali di bipolarismo. Conseguenze forti sulle spalle di una ragazzina di soli tredici anni.. il set mi ha riportata ‘in vita’, in qualcosa che non conoscevo, trasportandomi nel mondo del cinema, creandomi emozione. Lì ho concretizzato quanto fosse importante perseguire questo percorso. Motivo per cui, poco dopo, mi sono trasferita a Roma, un anno dopo, per poi avere questo ruolo, oggi, a ventinove anni..

Cosa ti aspetti da questo ambiente?

Cosa mi aspetto? Con il tempo, nel corso della vita, ho imparato ad aspettarmi sempre poco. Spero soltanto che questo personaggio possa regalarmi maggiore visibilità, opportunità lavorative. Non mi aspetto Hollywood domani ma qualche altro personaggio, un pezzo in più da aggiungere al puzzle..

In ultimo, cosa puoi anticiparci sui tuoi prossimi progetti Vanessa Contucci?

Ho cominciato un corso universitario, lingue, per poter essere sempre più preparata. La risposta è un po’ simile a quella di prima.. Mi auguro di poter vivere di questo, di essere indipendente senza dover chiedere nulla a nessuno e intanto mi preparo, nei giusti modi.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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