Thor The Dark World

Thor: The dark world, la recensione

Dopo le vicende raccontate nei film Marvel Thor e The Avengers, il potente vendicatore torna a combattere per salvare non solo la Terra, ma l’intero universo dalla distruzione e dall’oscurità. Diretto da Alan Taylor, già co-regista della serie cult Il Trono di Spade, il film Marvel Thor: The Dark World arriverà in anteprima dal 19 novembre in 236 sale italiane e dal 20 novembre in tutto il paese in 650 copie.

Thor: The dark world

Dopo l’eccezionale successo dell’anteprima nazionale del film Marvel durante il Lucca Comics & Games 2013 e il grandissimo entusiasmo con cui migliaia di cosplayer e avventori della prestigiosa manifestazione hanno partecipato alle attività dedicate al supereroe asgardiano, Thor: The Dark World arriva in tutte le sale italiane con una nuova epica avventura.

Secondo il regista Alan Taylor “Thor è un supereroe unico perché porta con sé il peso della storia e della mitologia”, e ne descrive così il percorso cinematografico: “nel primo film l’impetuoso principe Thor compie i suoi primi passi verso la maturità e la crescita, e nel sequel questo processo continua. Thor si sta preparando a ereditare il potere di Odino e sta diventando non solo uomo ma anche re. Ma nel corso di questo processo di maturazione Thor dovrà affrontare rinunce e sofferenze”.

Per dare vita al conflitto, i filmmaker hanno creato per Thor un degno avversario, il malvagio Malekith, capo degli Elfi Oscuri, comparso nei fumetti nel giugno 1984, nella pubblicazione n. 344 di “Il mitico Thor”. Il produttore Kevin Feige afferma che fin dall’inizio Malekith è stato “la scelta numero uno” per rappresentare il personaggio negativo da contrapporre a Thor. “Ha un look fantastico che il nostro dipartimento visivo è riuscito a tradurre dai fumetti allo schermo in modo esemplare”.

Sullo sfondo di un regno dilaniato da un conflitto con un nemico creduto morto ma che ora risorge per minacciare l’esistenza dei Nove Regni, Thor dovrà ancora una volta affrontare il tema universale della contrapposizione fra il dovere e la lealtà nei confronti della famiglia e i desideri personali e l’amore per Jane Foster, ma anche il rapporto con suo fratello Loki, impensabile alleato in questa difficile battaglia.

Era il 1962 quando l’ormai leggendario duo formato da Stan Lee e Jack Kirby presentò ai lettori di Marvel Comics “The Mighty Thor”, inaugurando le avventure di Thor, il dio nordico che brandisce il martello incantato. Nonostante i nomi tipici della tradizione scandinava, la storia di Thor ha un’eco universale nel raccontare i conflitti che da sempre lacerano la vicenda umana: un figlio desideroso di dimostrare al padre il suo valore; un fratello colmo di deleterio risentimento; una donna che aiuta un uomo a vedere il mondo diversamente.

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