La mafia uccide solo d’estate, la recensione

La mafia uccide solo d’estate, il film di Pif (Pierfrancesco Diliberto) con Pif, Cristiana CapotondiClaudio GioéNinni Bruschetta, che arriverà nelle sale il 28 novembre con 01 Distribution.

Il film narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco.

E’ una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa.

Attraverso questa tenera ma divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.

L’ostinazione del nostro protagonista a interessarsi di mafia come un fenomeno reale fa separare Arturo e Flora che si ricongiungeranno solo dopo le stragi del 1992 che apriranno definitivamente gli occhi alla ragazza.

Autore: Redazione

Redazione Giornalistica

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