“Un professore“, la nuova fiction targata Rai con Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi al timone, ci regala la presenza del bravo e talentuoso, Simone Casanica, originario di Rieti.
Presente, precedentemente, ne “L’Allieva 3”, in “Che Dio ci aiuti 5”, “Don Matteo 11” e molto altro, Simone è avvezzo anche al doppiaggio.
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Simone Casanica. Come stai?
Sto bene, grazie per avermelo chiesto!
Sei nel cast di “Un professore” su Rai1. Parlaci del tuo personaggio?
Il personaggio che interpreto, Giulio, è un ragazzo introspettivo, che vive una guerra interiore dovuta alla paura di mostrare le sue debolezze e, allo stesso tempo, teme molto suo padre, che ha contribuito a segnare la sua vita. Dante, il personaggio interpretato da Alessandro Gassmann, lo porterà ad abbattere questi timori, quelle barriere che lo hanno segnato.
Che esperienza ha rappresentato per te questo set?
Passare tanti mesi, a stretto contatto, con le stesse persone, in un periodo così particolare, è stato qualcosa di fantastico, di bellissimo. Aggiungo, a tutto ciò, la fortuna di avere avuto modo di lavorare. Sento di essere stato un privilegiato.
Hai avuto modo di lavorare, a stretto contatto, con attori del calibro di Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi. Cosa puoi dirci a riguardo?
Lavorare con Alessandro Gassmann ha rappresentato un grande onore e potrei dirti lo stesso di Alessandro D’Alatri, splendido regista. Insieme, riuscivano a creare un clima perfetto, utile a mettere a proprio agio ognuno di noi. Sul set, in quei frangenti, non si poteva fare altro che apprendere, in un religioso silenzio, realizzando una crescita personale, professionale. Ho avuto modo di girare delle scene anche con la bravissima Claudia Pandolfi e, anche nel suo caso, non posso che avere delle belle parole.
Cosa ti ha spinto ad intraprendere la strada della recitazione?
Ha avuto inizio tutto per gioco, all’età di sei anni. Mia mamma si prodigava nel teatro e, mancando un personaggio, mi chiese, quasi come fosse un obbligo, di recitare alcune battute. Da quelle prime parole, mi si è aperto un vero e proprio mondo. Non ho mai smesso! Sono felice del percorso che ho intrapreso e mi auguro di poter crescere sempre più artisticamente.
Cosa ti auguri di poter realizzare, in futuro?
Mi auguro di concretizzare sempre, durante ogni mio giorno, questo mestiere. Amo follemente questo lavoro e non desidero altro che conoscere a pieno questo fantastico mondo, che sia davanti o dietro la macchina da presa.
Un ruolo che avresti piacere di poter impersonare?
Adoro Jack Nicholson. Ti dirò, interpretare uno dei ruoli a cui ha avuto modo di prestare il volto, mi renderebbe davvero felice. Di quei ruoli forti, belli e impegnati, che lo hanno reso celebre.
Nel tuo curriculum è molto presente il doppiaggio. Quali sensazioni sono legate a questo ambito?
Mi ha sempre intrigato il doppiaggio, ma più di tutto la recitazione, che tende a stimolarmi nel vero senso della parola. Il mio posto è sul set, non altrove.
Siamo soltanto al primo episodio, ma è già ben chiaro il successo di “Un professore”. Ti auguri di poterci essere, in un’ipotetica seconda serie?
Si, assolutamente!
Cosa prevede il tuo futuro artistico?
Al momento non posso anticipare ancora nulla. Ora come ora, voglio godermi questo momento, senza pensare ad altro.