Il cast di Zero per Netflix. Foto da Ufficio Stampa
Il cast di Zero per Netflix. Foto da Ufficio Stampa

Zero: il primo ciak per Netflix

Arriva il primo ciak per la nuova serie originale italiana che prende il titolo di Zero, e che andrà Netflix in 9 episodi.

Nata da un’idea di Antonio Dikele Distefano, creata da Menotti e prodotta da Fabula Pictures con la partecipazione di Red Joint Film, sarà disponibile, nei 190 paesi in cui il servizio è attivo, all’inizio del 2021.

Il cast di Zero per Netflix. Foto da Ufficio Stampa
Il cast di Zero per Netflix. Foto da Ufficio Stampa

Zero

La serie racconta la storia di un timido ragazzo con uno straordinario superpotere, diventare invisibile. Non un supereroe, ma un eroe moderno che impara a conoscere i suoi poteri quando il Barrio, il quartiere della periferia milanese da dove voleva scappare, si trova in pericolo. Zero dovrà indossare gli scomodi panni di eroe, suo malgrado e, nella sua avventura, scoprirà l’amicizia di Sharif, Inno, Momo e Sara, e forse anche l’amore.

Il cast è composto da giovani talenti italiani, di prima e seconda generazione: Zero (Omar), un ragazzo con un potere speciale, è interpretato da Giuseppe Dave Seke. Tra i personaggi principali anche Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virgina Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano De Plano (Fumagalli), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey).

Antonio Dikele Distefano, stella nascente nel panorama editoriale italiano, e Menotti (Lo chiamavano Jeeg Robot) hanno scritto la serie insieme a Stefano Voltaggio (anche Creative Executive Producer di Zero) Massimo Vavassori, Carolina Cavalli e Lisandro Monaco dando forma ad una originale e unica esplorazione di Milano e raccontando un mondo ricco e variegato di culture sottorappresentate, a cui si aggiungeranno significativi contributi presi dalla scena rap.

Zero è diretta da Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin.

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