Eleonora Pariante
Eleonora Pariante

Eleonora Pariante: recitazione e benessere nel mio quotidiano

Eleonora Pariante, coach e attrice, è oggi nostra ospite su La Gazzetta dello Spettacolo. Non solo recitazione, dunque, nel suo vissuto.

Durante il periodo legato al lockdown Eleonora ha sentito l’esigenza di vivere anche di una intensa attività fisica, di sano benessere, ed è anche di questo che parleremo in questa nostra intervista.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Eleonora Pariante. Come procede il tuo vissuto?

Non saprei definire bene il tutto, in questo momento. Sono una persona che si impegna ad attraversare la propria esistenza con determinazione e gratitudine, anche nei momenti meno belli e più faticosi. Ad ogni modo, al momento, direi che molte cose che volevo fare le ho fatte. Sono a buon punto, quindi..

Attrice e, da qualche tempo, anche coach. Come ha avuto vita la tua passione per la recitazione e, allo stesso tempo, per la salute, per il benessere?

Provengo da una famiglia di professionisti che hanno lavorato nel cinema. Mio papà era Roberto Pariante e la mia mamma, invece, è Maria Costantina Ercoli. Mamma è stata la prima donna montatrice ad essere assunta dalla Rai, al TG2 con precisione. Di fatto, però, devo ringraziare Salvatore che, a soli diciassette anni, mi invitò ad unirmi a Duccio Camerini che preparava uno spettacolo. A quell’età avvenne il mio vero e proprio debutto nei panni di Agnese ne, “La scuola delle mogli”, opera di Molière. Sempre con Camerini, l’anno successivo, nel 1982, fondammo la nostra prima compagnia di teatro. Arrivò poi la scuola di Luigi Proietti, con cui ho avuto modo di navigare a vista. Successivamente, negli anni, con l’attitudine che viene dall’insegnamento e da una importante crescita personale come attrice, mi sono ritrovata a riflettere su una serie di aspetti della mia professione. Mi sono resa conto che questo aspetto del coaching individuale, della crescita personale che diventa la crescita dell’artista in senso più ampio, ha un rilievo importantissimo. Insomma, in buona sostanza, sapere anche come affrontare la vita, tenendo ben presente cosa significhi per un’attrice essere in forma, sentirsi bene in quello che fa come artista e anche come essere umano.

Un lavoro, quello sviluppato durante il lockdown, a supporto non solo della gente comune, ma anche dei tuoi colleghi dello spettacolo. Quali consensi hai ricevuto da parte di tutti loro?

Recentemente ho lavorato con un collega che mi ha detto testuali parole: “A Eleonò, se riesci a farmi perdere peso, senza soffrire, te faccio nà statua al Gianicolo al posto de quella de Garibaldi!” Bene, dopo qualche tempo dall’inizio del nostro percorso, l’ho chiamato per sapere come stesse procedendo e mi ha risposto che la fusione del bronzo per la statua era in atto. Segno che il tutto procede a meraviglia, in piena tranquillità.

Chi è Eleonora Pariante nella vita di tutti i giorni, a telecamere spente?

Una persona tranquilla ma non pigra. Sono diventata amante dell’attività in natura. Vado spesso a camminare, faccio canottaggio sul Tevere, escursioni. Amo il cinema, divoro film e serie televisive ma dedico molto tempo anche alla formazione per il coaching. E, negli ultimi anni, con questa nuova attività, riesco a dedicare molto tempo anche alla mia famiglia.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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