Arriva il videoclip ufficiale di Supereroi il nuovo singolo di Alex Britti dal sound blues, pop, rap e con contaminazioni urban distribuito da Believe.
Il video, diretto da Francesco Coppola, si apre sui vagoni della metropolitana di Roma dove Alex intona Supereroi dalla banchina della stazione e a seguire scorrono immagini vivide di vita quotidiana in una scuola superiore, un mercato, un chiosco di fiori, un parco, un bar, inframmezzate da sequenze in cui lo stesso Alex con la sua fedele chitarra e insieme alla sua band (Daniele Sambrotta – batteria, Davide Sambrotta – tastiere, Matteo Pezzolet – basso, Anna Laura Alvear e Francesca Carbonelli – cori) si esibisce come in un happening nella stazione della metro noncurante dei passanti che assistono e scattano foto divertiti.
Alex Britti in musica ci porta con sé alla scoperta di una Roma Underground tra Ostiense e il Tufello i cui volti che il regista mette in risalto frame dopo frame con dei primi piani sono quelli dei reali “supereroi” della società, donne e uomini comuni che lavorano sodo e affrontano ogni giorno le sfide e gli imprevisti che la vita gli prospetta.
Il risultato è un inno realistico e potente che contribuisce a esaltare il testo riflessivo e impegnato della nuova canzone, il tutto in una straordinaria e orecchiabile combinazione di note che spaziano dal blues al rap in una chiave prettamente elettronica.
Supereroi
Il brano parla di sacrificio e tenacia, è un brano dedicato a tutte le persone che provano a sopravvivere quotidianamente con un lavoro precario e sotto retribuito. Alex qui si rivolge a mamme e papà single alle prese con gli incastri delle proprie infinite giornate, ai sognatori che sperano sempre in un futuro migliore, a tutte le persone comuni che sono i veri supereroi della società: ci chiamano uomini mangiamo nuvole / giriamo nel traffico facciamo miracoli, ci chiamano santi ci chiamano eroi ma i salti mortali chi meglio di noi / ci chiamano angeli ci chiamano bestie / lavoriamo sodo abbiamo doti nascoste / teniamo duro noi siamo speciali, noi siamo come gli altri ma non siamo tutti uguali…