Enrico Ruggeri - Sono stato più cattivo

Libro autobiografico per Enrico Ruggeri

Enrico Ruggeri firma la sua prima autobiografia ufficiale

Da qualche giorno presente negli store web e nelle librerie canoniche, il nuovo libro di Enrico Ruggeri non si limita a raccontare l’autore. Il testo, “Sono stato più cattivo”, infatti, ha anche la mission di guidare, per così dire, il lettore e condurlo nei luoghi della giovinezza del cantautore. Questa autobiografia accompagna gli occhi dei fan in una Milano datata. Tuttavia, ancora presente.

Enrico Ruggeri - Sono stato più cattivo

Differentemente dalle strade e piazze milanesi che potevano appartenere a Gaber o Jannacci, le parole di Ruggeri portano il lettore curioso a scoprire e ritrovare qualche angolo del centro rimasto intatto. È comunque una Milano storica, va da se, quella che viene proposta come fondale al racconto delle scorribande notturne, ai primi concerti di Enrico. Né il musicista si astiene dal ricordare le classiche partite di pallone con gli amici.

Tra ricordi e motivazioni

La spinta a racchiudere in un libro la propria vita, un cantautore talentuoso come Enrico Ruggeri doveva averla da un evento spartiacque. Ogni individuo ha il suo. C’è chi ci pensa prima, chi più tardi. Ruggeri ha colto l’aria dei 60 anni. Ha pensato che i tempi fossero abbastanza giusti per mettere nero su bianco quello che il destino gli aveva promesso. Nel libro ha così ricordato aneddoti particolari.

Come quello del finto concerto punk. Infatti a inizio carriera, i più informati lo ricorderanno, Enrico e la sua band cercarono di attirare l’attenzione come potevano. Era il 4 ottobre 1977 ed Enrico e i compagni di band avevano deciso di fare gli artisti punk. Ma non avevano un gran seguito. Così, si inventarono il celebre concerto punk alla discoteca Piccola Broadway. Fu una trovata provocatoria. Un escamotage per far parlare di sé. E funzionò.

La spinta

Per gli artisti la strada che porta alla popolarità oggi passa per i talent. Tuttavia, talent o meno, bisogna comunque avere un vento che ti spinga avanti. Altrimenti si resta ad annaspare in progetti blandi. Nel suo nuovo libro, “Sono stato più cattivo”, – la sua prima autobiografia ufficiale – Enrico Ruggeri segnala con chiarezza la molla che, sin da ragazzino, lo ha spinto verso il raggiungimento delle sue mete. Il musicista lo ha ammesso senza grandi problemi. Ha fatto capire che, tutto sommato, deve ringraziare un’emozione che lui ha saputo sublimare e far fruttare: la rabbia.

Lo dice anche John Lydon nel suo libro “Anger is an Energy”, ovvero, “La rabbia è un’energia”. Enrico era arrabbiato, ad esempio, per la sua carriera di cantautore che non decollava. A Londra una ragazza inglese gli fece capire che non avrebbe scommesso molto su di lui. Senza contare il difficile rapporto avuto con un padre scarsamente presente. O la miopia che Enrico detestava.

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