Il mestiere di sopravvivere, di Salvatore Belzaino
Il mestiere di sopravvivere, di Salvatore Belzaino

Il mestiere di sopravvivere, di Salvatore Belzaino

Il mestiere di sopravvivere, il nuovo libro dell’autore Salvatore Belzaino. Poesia, amore, malinconia e morte sono gli ingredienti principali della vita di un autore che ha fatto la storia della nostra letteratura, Cesare Pavese.

Questo romanzo fantastica sulla vita dello scrittore a partire dal suo fallito tentativo di suicidio, che lo porta a sradicarsi dalle sue amate Langhe, per spostarsi in una Napoli vivace, impregnata di un inedito folklore. Le sue speranze e il desiderio di una nuova vita si riaccendono negli occhi di Bianca, mentre le porte di Santo Stefano Belbo sono ancora aperte. Uno spaccato di storia del Novecento da raccontare ancora si fonde con la vita del tormentato scrittore delle Langhe

Benvenuto Salvatore Belzaino, benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Quando e come ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

È una scintilla che s’accende nell’inconscio. C’è un approccio diverso dal fare prosa o poesia. Definisco l’approccio alla poesia “febbrile”, istantanea. Mentre la prosa è come guardare ad un blocco di pietra e vederci i lineamenti appena abbozzati di una scultura. Devi tirarla fuori.  In verità, attualmente, non mi ritengo uno scrittore, in quanto la produzione di un autore è da valutare nel corso degli anni, risuonare nel tempo per un confronto socio-letterario con le future generazioni. Ritengo sia fondamentale maturare uno stile, trovare la propria “casa letteraria” e questo percorso passa attraverso una vera e propria maturità intellettuale. 

Perché’ dedicare un libro proprio a Cesare Pavese e non ad un altro autore?

Ho amato Pavese sin da bambino. La sua inquietudine è uno specchio in cui ho rivisto parte dei miei percorsi. Il suo stile viscerale e appassionato sospeso tra la vita e la morte, il desiderio ardente seppur negato della donna amata, hanno prodotto versi sublimi che irrompono nell’animo, ti entrano nei nervi. La sua, una produzione poetica ardente che accende il desiderio del non vissuto. Nel mio libro “Il mestiere di sopravvivere” è mia intenzione dare una ennesima opportunità ad un uomo tormentato, bruciato dal desiderio di una passione costantemente delusa. Questo aspetto tocca le corde del male di vivere che accomuna molte persone.  In lui ho rivisto tante storie che ho visto e ascoltato, vissute tra il peso schiacciante di una vita non vissuta e la morte appunto, elementi costanti nella vita di Cesare Pavese. 

Salvatore Belzaino che cosa vorrebbe che dicessero le persone, dopo aver letto il Suo libro?

Pavese, a distanza di più di 70 anni dalla sua morte continua a trasmettere emozioni e sensazioni fuori dal tempo. Il mio obiettivo è perseguire questo obiettivo, e quindi arrivare al cuore e al cervello dei lettori con la piena convinzione che un gigante letterario di tale portata è irraggiungibile, ma è per me un motivo in più per spingermi oltre, migliorare me stesso e trarre ispirazione da un uomo che ha dato tanto per la mia crescita personale. Leggere e carpire le favolose immagini e filoni dalla quale attingere nuove storie da raccontare, condividere e soprattutto immedesimarmi con la vita dei lettori. 

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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