Ritroviamo Filippo Filetti, scrittore, cantante e regista, che ha da poco pubblicato un romanzo, “Il prezzo della coscienza” e un nuovo singolo, “Mumento”. Auguriamo a Filippo ogni bene possibile e vi lasciamo alle sue parole, a questa intervista.
Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Filippo Filetti. Come procede il tuo vissuto?
Tutto bene, grazie a te. Si va avanti, cercando di essere sempre produttivi.
Appassionato di musica, scrittura, cinema e molto altro. Chi è Filippo Filetti e quanto c’è di te in ogni lavoro realizzato?
Chi mi conosce sa che, negli anni, mi sono espresso sempre attraverso varie forme artistiche. Tutto nasce dalla voglia di esternare alcuni stati d’animo, pensieri, concetti. Ogni forma di espressione diventa funzionale a quello che si vuole dire in quel determinato momento. Inoltre per me l’arte è “terapeutica”, quindi tento di trasformare le mie emozioni in qualcosa di concreto, qualcosa che sia veicolabile.
Come ha avuto vita il tuo romanzo, “Il prezzo della coscienza”?
Il prezzo della coscienza nasce da due concetti che mi frullavano nella testa e che, con il tempo, ho elaborato.
Il primo è che ogni persona che incontriamo nella nostra vita, anche solo per un istante, porta con sé un bagaglio infinito di emozioni, esperienze, pensieri; ma noi spesso non gli diamo peso, consideriamo, la maggior parte di esse, solo “comparse del nostro personale film”. Un altro concetto fondamentale è che ogni nostra azione, anche quella più insignificante, genera sempre una reazione, una serie di eventi a catena, che spesso ritornano su noi stessi, a volte anche in dimensioni spropositate.
Viviamo un periodo intriso di pericoli, legato ad una inaspettata pandemia. Come lo affronti e quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto?
Come sai, sull’argomento è uscito un mio singolo qualche mese fa intitolato “Il suo valore”. Il brano termina con la speranza che tutto questo possa servire ad una rinascita, a cambiare in meglio la nostra esistenza; ma, ad essere sincero, quello che leggo attualmente sui social, spesso mi lascia pensare che la situazione sia degenerata. Mi sembra che, invece di unirci, abbia creato ancora più distacco e discriminazione; ma spero di sbagliarmi.
Hai da poco realizzato un singolo, “Il suo valore” ed oggi, a distanza di poco tempo, ci presenti “Mumento”. Cosa puoi dirci a riguardo?
Mumento è un pezzo nato di getto, uno dei pochi scritti in lingua Napoletana. Potrei definirlo un brano viscerale, che raffigura quello stato d’animo che a volte ti coglie all’improvviso. Un “momento” di apatia, nel quale non hai voglia di fare neanche la cosa che più ami al mondo. L’unica cosa che vuoi è trovare la formula adatta per stare in pace con te stesso.
Possiamo aspettarci un album, a breve?
Certo, in realtà ho già annunciato che il 9 gennaio finalmente uscirà il mio primo album, dal titolo “Natura Animale”, e sarà disponibile su tutti gli store digitali.
Cosa prevede il tuo futuro artistico?
Il futuro non si sa mai cosa ci riserva. Al momento ho terminato un altro singolo “Associa le parole”, con uno sguardo critico sull’utilizzo dei social network. Mentre sul fronte cinematografico sto terminando un documentario dal titolo “Invisibili”, su un argomento che mi sta molto a cuore, le adozioni e i rifugi per cani. Un grande obbiettivo è sicuramente quello di portare sugli schermi “Il prezzo della coscienza”, un passo alla volta, vedremo di realizzarlo.