Janusz Korczak

Korczak: L’Ultima Strada per Treblinka

In occasione delle Celebrazioni per la Giornata della Memoria, sotto l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata Polacca di Roma e del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Napoli, il giorno 24 gennaio, alle ore 18.30, presso la Sala del Capitolo, nella Basilica di S.Domenico Maggiore, sarà rappresentato un nuovo spettacolo sul Ghetto di Varsavia e sul Diritto del Bambino al Rispetto: Janusz Korczak- L’Ultima Strada per Treblinka.

Janusz Korczak

Spettacolo Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.

Janusz Korczak (nome d’arte di Henryk Goldszmit) nacque a Varsavia nel 1878 in una famiglia ebre.

Nel tempo, Korczak, non tardo a dimostrare il suo valore, a lui furono attribuite tantissime opere ed esperienze rimaste memorabili, in particolare, nel 1911, venne approvato il suo progetto per la Casa degli Orfani, di cui poi divenne il direttore.

L’orfanotrofio era gestito dagli stessi bimbi ospiti, che lo sostenevano grazie al loro lavoro manuale e artigianale ed organizzando anche attività culturali e attività di gioco.

Nel 1914 pubblicò Come amare il bambino, testo fondamentale della moderna pedagogia.

Con l’invasione tedesca immani furono le difficoltà che si vennereo a creare, anche all’interno dell’orfanotrofio, tutte le testimonianze vennero riportate nel testo Diario del ghetto.

La mattina del 5 agosto 1942 fu deportato nel campo di sterminio di Treblinka insieme a tutti i bambini ospiti dell’orfanotrofio ebraico del ghetto di Varsavia. I bambini uscirono dal loro istituto vestiti con gli abiti migliori e mano nella mano. Il corteo era chiuso dallo stesso Korczak che badava a mantenere i bambini in ordine sulla carreggiata.

Riconosciuto dagli ufficiali nemici venne trattenuto perché una tale personalità non avrebbe dovuto seguire il destino degli altri, ma egli si rifiutò di abbandonare i suoi bambini.

Sembra sia morto di dolore durante il trasporto.

Tante sono le citazioni di Korczak che hanno lasciato il segno… tra queste:
“Non ci è concesso lasciare il mondo così come è.”

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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