Un successo inarrestabile, soprattutto a livello internazionale per il film “Red Market” di Walter Nicoletti che è stato premiato sabato 27 agosto a New York, come miglior film drammatico all’interno della prestigiosa rassegna “New York Cinematography Awards“.
I temi cardine della pellicola, trattano il traffico di organi e la dipendenza sul gioco d’azzardo. Una riflessione, su questi argomenti – purtroppo attuali – attraverso la magistrale interpretazione degli attori: Walter Nicoletti, Gabriele Grano, Brunella Lamacchia, Franco Piccinni, Nestor Romero e Donato Cirella.
Il film narra la storia di Aurelio, un medico con il vizio del gioco d’azzardo che, per risanare le proprie finanze ed estinguere un debito di gioco, decide di fare affari con un broker di traffico internazionale di organi. Il rene è l’organo più richiesto: 70mila reni vengono trapiantati ogni anno. 15mila provengono dal mercato illegale cosiddetto “Mercato Rosso”. La domanda e l’offerta di organi avviene anche online, la prima piazza del traffico di organi passa dai social network.
Walter Nicoletti, benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Un grande trionfo agli Actors Awards di Los Angeles, vincendo il premio come miglior attore non protagonista con il suo ultimo film Red Market ma anche il 27 agosto come Miglior film drammatico, in occasione del “New York Cinematography Awards”. Che emozione hai provato e se lo aspettava?
Grazie a voi per l’interesse dimostrato nei confronti del mio percorso artistico, sono onorato di essere intervistato per la vostra prestigiosa testata. Il premio come miglior attore non protagonista agli Actors Awards di Los Angeles è giunto a dicembre 2021. E’ stato come ricevere in anticipo un regalo di Natale, oltre che una meravigliosa sorpresa assolutamente inaspettata, soprattutto per la fama internazionale della rassegna hollywoodiana. Aver vinto un premio così prestigioso ad Hollywood mi ha concesso la grande opportunità di proseguire con la distribuzione festivaliera del film, presentandolo ad altre rassegne dello stesso calibro. Il destino ha poi voluto che nel mese di luglio io vincessi, sempre come miglior attore non protagonista, ai Los Angeles Cinematography Awards 2022, mentre sabato 27 agosto la pellicola ha vinto ai New York Cinematography Awards come miglior film drammatico.
Perché Walter, secondo Lei, il film ha avuto questo grande successo?
Un film che racconta la delicata e controversa tematica legata al traffico internazionale di organi, unita a quella della dipendenza dal gioco d’azzardo non è mai stata raccontata nel panorama del cinema italiano ed internazionale. Credo che il successo derivi dal coraggio che abbiamo avuto nel portare sul grande schermo la crudele e invisibile realtà del “Mercato Rosso”, una vera e propria piaga presente nel mondo da decenni, ma che resta ancora in un silenzio assordante.
A chi ha dedicato questo premio?
Il premio degli Actors Awards è dedicato al cast e alla troupe, senza dei quali ora non sarei qui a parlarvene. Il premio dei Los Angeles Cinematography Awards, invece, è dedicato a mio padre, scomparso qualche giorno prima che annunciassero la mia vittoria.