Una scena di Dirty Dancing
Una scena di Dirty Dancing

Dirty Dancing, nel 2024 un altro sequel?

Il musical “Dirty Dancing” è ormai una pietra miliare sia per il cinema del passato che anche per quello odierno. Basti pensare, ai teatri colmi di spettatori di ogni età, che seguono con entusiasmo e romanticismo la storia d’amore dei due protagonisti: Johnny (Patrick Swayze) e Baby (Jennifer Grey).

Nonostante la rivisitazione di “Dirty Dancing Havana Nights” e il remake televisivo nel 2017 per la regia di Wayne Blaire, si vocifera di un nuovo sequel che probabilmente vedrà la luce nel 2024. In questo “seguito” di “Dirty Dancing” ritroveremo Jennifer Grey – che nonostante la sua partecipazione in questa nuova avventura – ha dichiarato ai microfoni di Entertainment Weekly!: “Non ci sarà mai un altro Johnny. E non ci sarà mai un altro Patrick. Ciò che è accaduto è accaduto, e non accadrà mai più…”. Come in ogni storia d’amore che si rispetti, ci saranno: ballo, musica, tanta passione e, addirittura ritroveremo Baby (con qualche anno in più) e i Kellerman. Oltre a Jennifer Grey, ormai l’eterna “Baby”, che cosa ne pensano gli altri attori del cast? Abbiamo parlato con Michael Robert Fletcher che ha fatto parte del corpo di ballo del film del 1987. Insomma, è stato un ballerino che ha fatto da cornice – insieme a molti altri dancers – a questa memorabile pellicola. Michael, è stato un ballerino e un coreografo e spesso, partecipa a reunion e convention dedicati al capolavoro cinematografico.

Per gli appassionati del film ecco il cofanetto da collezione e l’edizione rimasterizzata per i 30 anni:

Robert Fletcher, benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo”. E’ davvero un onore, parlare con un professionista del Suo livello ma soprattutto – ancora più emozionante – intervistare uno dei ballerini del cast originale. Il 21 agosto del 1987 “Dirty Dancing”, uscì al cinema per spopolare in tutto il mondo seminando enorme successo. Come entrò a far parte dell’ensemble dei ballerini?

Michael Robert Fletcher durante le riprese di Dirty Dancing
Michael Robert Fletcher durante le riprese di Dirty Dancing

All’epoca vivevo a New York per seguire un corso di danza jazz. L’insegna del corso ci disse che un suo amico coreografo (Kenny Ortega, colui che poi e’ stato il coreografo di “Dirty Dancing”) stava organizzando un audizione per ballerini e per ballerine, per un film dedicato alla danza destinato ad Hollywood. Naturalmente, colsi l’occasione e mi presentai all’audizione. Ballai per Eleanor Bergestein (scrittrice e produttrice del film) e per Kenny Ortega. Tornato a casa, poco dopo, ricevetti la telefonata del mio incarico: ero stato assunto e mi inviarono, nel giro di poco, la sceneggiatura. Qualche giorno successivo ero su un aereo diretto per la Virginia, per iniziare le prove di “Dirty Dancing”.

In occasione del compleanno del film (difatti, ad agosto del 2022 “Dirty Dancing” ha compiuto 35 anni), Jennifer Grey ha parlato di un sequel di cui, addirittura farà parte ma, ha anche dichiarato, che di Patrick ce ne sarà sempre solo uno: proprio come il maestro di ballo, Johnny Castle. Cosa ne pensi di creare un seguito a questa storia d’amore, ormai per tutti noi rinchiusa in un scrigno magico, con la famosa “presa dell’angelo”? Che cosa ne pensi di ciò che ha detto Jennifer Grey?

Come sai amo e adoro Jennifer Grey e credo che farà del suo meglio, per mantenere il ritmo artistico di “Dirty Dancing”: fresco ed eccitante. Niente potrà eguagliare il film originale, come anche il cast artistico di tutti i personaggi. Mi permetto di dire che il film è un fenomeno e che, come tutti i fenomeni, “capita una volta nella vita”. Coco Chanel scrisse: “Se vuoi essere originale, sii pronto per essere copiato”. Credo che sia stata una benedizione, essere stati coinvolti in un progetto, come quello di “Dirty Dancing” che non muore mai e – contemporaneamente – vivere nei cuori dei fan che lo apprezzano ancora oggi.

Puoi svelarci un segreto o dirci un aneddoto su “Dirty Dancing”?

Dopo la conclusione di “Dirty Dancing”, è passato un anno prima che venisse presentato per la prima volta al cinema e, in una settimana, è diventato un successo nel successo. Nel 1988, partecipai ad un tour negli Stati Uniti con “l’Original Dirty Dancing Concert Tour Live”. Successivamente, trasferì la mia residenza da New York City a Los Angeles/Hollywood (California) e durante quella mia permanenza, mi innamorai di Vivian: la straordinaria Miranda Garrison, (anche assistente coreografa di Kenny Ortega nel film); ci siamo frequentati per 8 anni, per poi non sentirci più per un lungo periodo, per diventare oggi migliori amici.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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