Take That ad Hyde Park

Hyde Park da cornice allo spettacolo estivo dei Take That

Take That ad Hyde Park

Take That, si torna in scena

Domenica si è concluso il British Summer Time, a Londra, nella maestosa location di Hyde Park. Grandi e piccoli nomi si sono susseguiti sui palchi disseminati per l’area, e mi ritrovo qui a spendere qualche parola sui concerti del sabato sera, i cui headliner sono stati i Take That.

Ho già scritto di loro, ripresentarli sarebbe quasi inutile, ma posso parlare di questo concerto, che tra il verde del parco ha reso l’atmosfera ancora più magica.

Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald hanno dimostrato ai sessantacinquemila presenti che, ancora una volta, possono farcela, che siano in tre, in quattro, con o senza Robbie Williams, “the sun is shining” esattamente come loro stessi hanno esclamato una volta saliti sul palco.

E un grazie va fatto a Olly Murs che ha assunto il ruolo di semplice apripista, mettendo il pubblico nell’umore giusto. La serata inizia con un tenore che intona il classico Nessun Dorma, acclamato comunque dai presenti, applaudito, nonostante aspettassero tutti che il vero show iniziasse.

Da quel momento in poi è stato come trovarsi in mezzo ad una carnevalesca celebrazione, come se le olimpiadi fossero di nuovo in scena, o di già, dipende dai punti di vista.
Come se ci fosse una grande festa, e non ci si soprende se, tra i fans più fedeli, si trovano persone di tutte le età, come raramente accade.

Questo concerto ha dimostrato che non è la nostalgia a legare ancora grandi schiere di pubblico ai Take That, ad attirarne di nuove per la musica di alto livello che sono in grado di creare.
No, è il potere del pop, che attira le folle, che le rende contente quando tornano a casa per raccontare quello che hanno appena visto.

Su Barbara Aragona

Barbara Aragona, italiana residente a Londra con fierezza da ormai sei anni, scrive di ciò che più le interessa e piace, sfogando nella scrittura la sua indole da fangirl seriale.