Simone Michelucci. Foto da Ufficio Stampa
Simone Michelucci. Foto da Ufficio Stampa

A tu per tu con Simone Michelucci

Tanti i progetti in cantiere per Simone Michelucci, volto noto di QVC ma alla base c’è la grande passione per il suo lavoro. Autenticità, naturalezza e stile sono la ricetta che oggi lo propone al suo pubblico.

Simone Michelucci. Foto da Ufficio Stampa
Simone Michelucci. Foto da Ufficio Stampa.

Al centro la bellezza, non solo intesa in forma estetica ma estesa in modo molto più ampio. Storie di vita, racconti, emozioni e notizie positive possono dare – a ciascuno di noi – sfumature e caratteristiche di un concetto nuovo e poco esplorato del “bello”.

Benvenuto Simone Michelucci. Tu che fai televisione, quali progetti hai per il futuro?

I progetti in cantiere sono tanti. Quello più imminente è incentrato sulla realizzazione di un nuovo format sulla bellezza, di ampio respiro, non solo intesa come miglioramento della forma estetica delle donne ma volto a far emergere la loro autenticità.

In che senso?

Le aiuterò, attraverso i consigli e il mio sguardo esterno a ottenere una maggiore serenità e armonia verso la propria immagine interiore ed esteriore. Racconterò storie di emozioni, di valori, di famiglie e di vita. Questo sarà per me raccontare storie di “vera bellezza”, sinonimo di movimento, magia e intrigo.

Quale immagini essere il pubblico ideale di Simone Michelucci?

Il mio pubblico attuale corrisponde già a quello ideale; ogni giorno parlo a una platea prevalentemente femminile che ama emozionarsi attraverso le storie genuine e i prodotti di qualità. Un pubblico sempre più trasversale, grazie anche all’apporto coadiuvato tra TV e o streaming web. Sono abituato, ogni giorno ormai, a destreggiarmi tra la telefonata in diretta e la chiacchierata in community online.

Quale valore aggiunto porteresti?

Mi piace la comunicazione di stile. Presentare una trasmissione,oggi significa educare senza edulcorare. Amo raccontare per bene e con misura il vero. Che sia un prodotto, o una storia meravigliosa, il mio racconto sarà sempre semplice, lineare e non dovrà omettere nulla. Porterei con me la mia innata passione el’affidabilità senza altezzosità che è molto rara di questi tempi.

Abbandoneresti quindi il tuo concetto di bellezza?

No, assolutamente. Occuparsi di bellezza per tanti anni ha significato per me sviluppare un senso estetico e un’attenzione per l’armonia e la coerenza; sarei un folle se non ne tenessi conto in ogni mio progetto! Non mi precludo la possibilità di attraversare nuovi territori incontaminati, occuparmi di tutt’altro, ma portando la ricchezza del mio bagaglio. Riuscire a guardare al di là delle apparenze ed essere empatici, anche questo per me è bellezza.

Hai qualche modello di riferimento nella TV di oggi?

Stimo molto Marco Liorni. Mi piace la gradualità equilibrata con cui è cresciuto facendo gavetta. Non amo la TV urlata, quella che ti sbrana senza diritto di replica. Liorni incarna quella sobrietà ed eleganza comunicativa che mi piace molto. Credo sia un vero professionista: estremamente corretto con gli ospiti e colleghi e sempre chiaro nei racconti.

Oggi si dice “bucare il video” con l’immagine: tu pensi di avere i requisiti?

Sì. Ma è una consapevolezza a cui sono approdato col tempo. Sono molto esigente e autocritico con me stesso e lavoro costantemente per migliorarmi. Credo che questa voglia di fare, passione e vitalità per la mia professione stia iniziando a dare i suoi frutti.

Che rapporto hai con la telecamera?

Mi piace stare davanti alla telecamera, comunicare e trasmettere il mio sapere attraverso l’unicità dei prodotti che presento su QVC. Quando guardo in camera, cerco le corde dell’immediatezza che mi consentono di avvicinarmi il più possibile alle telespettatrici.Nonostante l’emozione, ogni giorno forte, mi sento nel mio habitat naturale.

Conduttore o anche autore?

Domanda interessante. Sia nel format che sto sviluppando che in altri progetti, amo avvalermi di autori professionisti. Racconto le mie idee e i valori che mi rispecchiano ma lascio a loro lo sviluppo autoriale. In tutti i miei lavori futuri voglio che venga fuori che per me la bellezza è uno stile di vita: una filosofia fondata sull’amore per la cura di se stessi, del corpo e della mente.

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